“Le vaccinazioni sono una delle armi più potenti che abbiamo per la prevenzione e la difesa della salute della mamma, del prodotto del concepimento in utero e anche del neonato. Ribadiamo la loro importanza perché non devono cadere nel dimenticatoio e, soprattutto in gravidanza, le mamme vanno vaccinate contro pertosse e influenza senza paura e sedando le loro paure, fornendo elementi di rassicurazione basati sull’evidenza scientifica”. A dirlo Anna Franca Cavaliere, ginecologa del dipartimento Scienze della Salute della Donna e del Bambino, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs di Roma, a margine del congresso nazionale della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), relatrice del position paper della Sigo su questo tema, presentato oggi a Roma.
“Il position paper della Sigo – rileva l’esperta – viene in un momento importantissimo, di sfida, in cui si vuole ribadire l’importanza della salute della donna e del nascituro. Il documento raccomanda e ricorda a tutti noi che ci prendiamo cura della salute della donna e della gravidanza l’importanza della vaccinazione, che fa parte delle scadenze importanti da non dimenticare durante i 9 mesi. Ricordando alle future mamme di farlo senza paura. Tutto ciò che nel position paper viene riportato aiuta chi non ha le conoscenze adeguate ad acquisirle e a trasmetterle alle mamme, che così si recheranno nei centri vaccinali senza esitazioni”.
La ginecologa ricorda come “si arrivi in gravidanza con un’immunità verso la pertosse che è bassissima e che probabilmente non protegge nemmeno la mamma. Sicuramente non il neonato. Senza vaccinarsi, questa immunità non è sufficiente affinché passi al bambino e gli consenta di avere delle difese nei confronti di questa malattia. Vaccinarsi vuol dire stimolare gli anticorpi della mamma, che passano attraverso la placenta al neonato, che così è pronto a difendersi almeno per i primi mesi, fino a quando potrà essere vaccinato lui stesso”.
“Il vaccino, che viene somministrato come trivalente (pertosse-difterite-tetano) – ricorda Calabrese – è assolutamente sicuro e non c’è nessuna ombra su di esso, sia per quanto riguarda la salute della mamma, che del feto, che del bambino, e nemmeno per la gravidanza. E’ una protezione nei confronti dei rischi che questa infezione può determinare nel neonato, talora anche mortali, come le cronache ci hanno raccontato ad agosto scorso”.
“L’epoca più adatta per vaccinare una donna in gravidanza contro la pertosse – sottolinea – è quella del terzo trimestre, idealmente tra la 28esima e la 32esima settimana di gestazione. Ma anche se questo periodo è stato sorpassato, ci si può vaccinare fino a due settimane dal parto, dato che l’efficacia del vaccino rimane invariata. Il vaccino è gratuito come previsto dal Piano vaccinale e con tranquillità le donne possono rivolgersi alle loro Asl di riferimento per la somministrazione”.
Importante anche la vaccinazione contro l’influenza, soprattutto in questo periodo: “Tutte le donne in gravidanza – fa sapere l’esperta – devono essere vaccinate per l’influenza. L’obiettivo è proteggerle, perché durante la gestazione si rischiano forme influenzali decisamente più gravi rispetto a quelle delle donne non in gravidanza, perché si è più fragili e suscettibili. Ci si può rivolgere al proprio medico di famiglia – conclude – che sottoporrà alla vaccinazione, del tutto sicura e raccomandata”.