A22 – L’Autostrada del Brennero “è pubblica da sempre, funziona bene ed è gestita in modo efficiente. Disagi per colpa di chi non rispetta le regole”

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Dal 1997 ad oggi la societa’ Autostrada del Brennero ha accantonato piu’ di 700 milioni di euro nel fondo ferrovia, tutti utili che non sono stati distribuiti come dividendi ai soci“: cosi’ Luigi Olivieri, presidente di Autostrada del Brennero, in un’intervista a Radio 24 risponde al ministro Danilo Toninelli, che dopo i disagi sulla A22 ha parlato di “grande mangiatoia delle autostrade” e della necessita’ di “una gestione totalmente pubblica e piu’ conveniente“. “Quando si parla di mangiatoia – sottolinea Olivierisi dovrebbe sapere che questa e’ una societa’ pubblica, gestita dal pubblico, controllata dal pubblico e che il pubblico intende possibilmente continuare nella gestione, perche’ vuole avere una voce in capitolo per quanto riguarda il transito sui propri territori e non essere un mero osservatore di quello che avviene su un corridoio autostradale“.

Autostrada del Brennero, che il 20 febbraio festeggera’ i 60 anni, “e’ nata per merito assoluto degli enti locali – ricorda – i quali hanno voluto realizzare un’autostrada che in quel momento non si pensava di realizzare“. Olivieri precisa che il gruppo ha chiuso il 2017 con un utile di 80 milioni di euro: 30 milioni sono stati accantonati e altri 30 milioni (il 40%) sono stati distribuiti agli azionisti. Il capitale e’ in mano per l’84% a soci pubblici (tra cui la Regione Trentino Alto Adige e le Province autonome di Trento e Bolzano), il resto a privati.

La società Autobrennero aveva già spiegato che “I pesanti disagi alla circolazione delle ultime 24 ore in prossimita’ del valico del Brennero sono stati in massima parte causati dal mancato rispetto delle regole“. Infatti, a causare la paralisi dell’asse del Brennero sono stati i mezzi pesanti e alcune autovetture che avevano intrapreso il viaggio senza pneumatici da neve, catene o con pneumatici invernali usurati. La societa’ di gestione ricorda che “su tutto il tratto c’e’ l’obbligo vigente di montare pneumatici invernali o avere a bordo le catene da neve“.

Dico al ministro Danilo Toninelli che sono d’accordo con lui. Anzi che da tempo questo territorio si sta muovendo in questo senso. Ne stiamo parlando addirittura dallo scorso governo, quando al suo posto c’era il ministro Delrio. L’importante e’ che ci si intenda sulle parole“. Lo dice alla Stampa il leghista Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, dopo che il ministro dei Trasporti ha annunciato che intende affidare la gestione dell’A22 tutta allo Stato. Guardando agli assetti societari della A22, si vede che gia’ l’84,7% e’ pubblica con azionisti principali la Regione Autonoma Trentino Alto Adige e le Province autonome di Bolzano e di Trento. “La partita va chiusa nell’interesse dei nostri territori – dice FugattiQuesta autostrada che va da Modena al Brennero e’ frutto del lavoro di tutte le zone interessate. Quello che chiediamo noi e’ quello che chiede lui. L’importante e’ che pubblico non diventi statale. Noi non vogliamo una prevaricazione dello Stato sulla A22“. Teme che possa accadere? “Non lo so – afferma – Noto pero’ che da quando lui e’ diventato ministro tutta la pratica si e’ come rallentata. Come se il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti avesse invertito la rotta che si stava perseguendo“. In ogni caso, avverte, “al governo ci siamo anche noi della Lega“.

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