Un rarissimo arcobaleno lunare (in inglese “moonbow”) ha coinciso con l’Equinozio di Primavera e la “Superluna del Verme” mercoledì 20 marzo. La “Superluna del Verme” è la luna piena di marzo e questa è stata la prima volta dal 1905 che ha coinciso con l’Equinozio di Primavera nella giornata del 20 marzo. Gli appassionati di astronomia di Alston, nella contea del Cumbria (Inghilterra), che sono rimasti ad ammirare la luna, hanno avuto la possibilità di osservare anche il meraviglioso arcobaleno lunare.
Il fenomeno è stato riportato da Simon King, presentatore meteorologico della BBC, che lo ha descritto come un “arcobaleno lunare raro ed incredibilmente colorato”. Ha spiegato che normalmente gli arcobaleni lunari sono molto più indistinti e percepiti di colore bianco, ma la luminosità extra della Superluna del 20 marzo ha reso possibile l’osservazione dei colori. “Normalmente sono molto più tenui e potrebbero essere visti solo bianchi, poiché tutti i colori sono più deboli e dispersi prima di raggiungere il nostro occhio. Con la luna piena della scorsa notte (20 marzo, ndr), che è stata anche una Superluna, è stata molto più luminosa di una normale luna piena. Questa luminosità extra ha generato abbastanza luce nelle gocce d’acqua che i colori dell’arcobaleno sono stati riflessi verso l’osservatore”, ha spiegato King.
La “Superluna del Verme” deve il suo nome agli indigeni americani che tenevano traccia delle stagioni attraverso la luna: la luna piena di marzo segnava il momento in cui i lombrichi iniziavano a riemergere dalla Terra con l’inizio della Primavera.
Come si forma un arcobaleno lunare?
Un arcobaleno lunare è un fenomeno ottico, causato dalla rifrazione della luce attraverso le goccioline d’acqua nell’aria. La quantità di luce disponibile anche dalla più luminosa delle lune piene è molto meno di quella prodotta dal sole, quindi gli arcobaleni lunari sono incredibilmente tenui e osservati molto raramente. Il fatto che non venga prodotta luce a sufficienza per stimolare i recettori del colore nell’occhio umano si aggiunge alla difficoltà dell’osservazione di questo fenomeno.
Proprio come gli arcobaleni tradizionali, gli arcobaleni lunari hanno bisogno che la luce della luna sia riflessa e rifratta dalle goccioline d’acqua ad una certa angolazione. Piuttosto che vedere l’intero spettro dei colori, gli arcobaleni lunari appaiono spesso di colore bianco all’occhio umano. Tuttavia, i colori ci sono e le fotografie a lunga esposizione sono un efficiente modo per catturare la loro bellezza. È necessario che la luna sia vicina o nella sua fase di plenilunio e bassa nel cielo (meno di 42°), mentre il cielo notturno deve essere molto buio. C’è anche la necessità di pioggia o di un’altra fonte di gocce d’acqua, come una cascata.
Andrew Hewison è l’osservatore meteo della BBC che ha catturato il fenomeno di Alston. “All’inizio ho cercato di scattare una foto con il cellulare, ma non ci sono riuscito, quindi ho preso la fotocamera digitale e ho messo l’impostazione notte. Ho dovuto fare in fretta e furia perché è durato solo per 4-5 minuti”, ha spiegato. Hewison ha dichiarato di aver sempre voluto fotografare l’Aurora Boreale, ma è felice di aver visto qualcosa di così raro, che farà ricordare Alston per qualcosa di molto particolare. Ma con la potente tempesta geomagnetica che colpirà la Terra nel weekend, le possibilità di realizzare il suo sogno potrebbero essere maggiori: gli scienziati del Met Office, il servizio meteorologico britannico, infatti, dichiarano che la spettacolare Aurora Boreale potrebbe essere osservata anche nel Regno Unito nel corso del weekend.