Clima, l’impegno di Luisa: 22 anni, la “Greta Thunberg” tedesca

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Ventidue anni, una tesi da scrivere in geografia all’università di Goettingen, un passato già da attivista ambientale: è il profilo di Luisa-Marie Neubauer, la Greta Thunberg tedesca, il volto e l’anima organizzativa della protesta ambientalista “Friday for Future” degli studenti della Germania merkeliana.

Il primo sciopero lo ha organizzato dopo la conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite a Katowice. Solo qualche settimana dopo erano in 10 mila a protestare davanti alla sede del ministero per l’Energia a Berlino.

“Un pianeta intatto è per il nostro futuro quasi sempre un bene, il suo ministero che aggira la crisi del clima è sempre male”, ha twittato Neubauer al ministro Peter Altmaier. “Sembra che non si capisca il tipo di crisi in cui siamo, e sembra che non si capisca perche’ scioperiamo. Noi vogliamo che il governo agisca, e invece non sta facendo nulla“.

E mentre una commissione governativa raccomanda di terminare l’estrazione del carbone al massimo nel 2038, lei ribatte decisa: “Noi vogliamo l’uscita dal carbone per il 2030“. In teoria, gli impegni del governo servono a raggiungere una riduzione, considerata irrealistica, delle emissioni di gas serra nel 2020 del 40% in confronto al 1990.

Il movimento studentesco ambientalista tedesco si e’ esteso molto negli ultimi mesi proprio anche grazie all’esperienza da attivista di Neubauer. Ora comprende 190 gruppi, tra gli altri a Berlino, Monaco, Amburgo e in realta’ piu’ piccole come Chemniz e Coburgo.

A scuola finita, Neubauer aveva iniziato a scrivere per il magazine di Greenpeace, mentre parlava con rappresentanti della politica a nome dell’associazione contro la poverta’ ONE. Organizzava campagne per il movimento Fossil Free Deutschland, poi nell’ottobre 2018 ha scritto una lettera, firmata da piu’ di 100 attivisti e associazioni, contro il piano della multinazionale dell’energia tedesca RWE di radere al suolo la foresta Hambach, vicino Colonia, per costruire una miniera di lignite. Il sottosuolo della foresta incuba infatti 100 milioni di tonnellate di lignite, su cui i lavori si sono fermati dopo le forti proteste e le occupazioni da parte di migliaia di attivisti.

La fama nazionale ha pero’ inevitabilmente attirato contro Luisa Neubauer anche l’attenzione degli haters. Alcune foto del suo account Instagram sono state tagliate, con in calce i Paesi o le citta’ in cui sono state scattate, per mostrare come una attivista per l’ambiente viaggi in aereo, mezzo molto inquinante. Un’altra immagine la mostra in Namibia durante un programma di scambio scolastico: “Lo so che sono privilegiata, che sono cresciuta nel nord globale, con accesso all’educazione”, ribatte alle critiche. Prossimo appuntamento e’ la marcia globale a favore dell’ambiente il 15 marzo con gruppi di studenti dal Giappone, all’Australia, dagli Usa all’Italia. “Sara’ gigantesca”, promette Luise. C’e’ da crederle.

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