Scatta l’emergenza globale: “C’è rischio di contrarre infezioni mortali senza acqua potabile e servizi igienici”

Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se non ci fossero più le risorse necessarie per garantire acqua per tutti? In più di 60 paesi è emergenza acqua
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Si sente dire spesso, ultimamente, che il mare ha bisogno di noi: le acque degli oceani non resisteranno a lungo senza un intervento umano che le eluda dal soffocamento della plastica. Eppure, come le acque hanno bisogno di noi, noi abbiamo bisogno di esse, per sopravvivere. Il corpo umano è composto dal 70% d’acqua e, se la vita umana si è potuta sviluppare sul pianeta terra, è stato anche e soprattutto grazie all’acqua. L’essere umano come lo conosciamo oggi, si è sviluppato dai primordiali microrganismi presenti nei mari: in pratica, tutta la vita umana è basata sulle acque.

Eppure, di recente è stato ufficializzato, a tal proposito, l’allarme. La notizia è trapelata da un nuovo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dell’United Nation-Water, presentato in occasione della Settimana Mondiale dell’acqua, la conferenza annuale che si sta svolgendo a Stoccolma.

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Generati dalle acque

La Global Analysis and Assessment of Sanitation and Drinking-Water (Glaas) si è concentrata, per lo studio, su 115 paesi, abitati da un totale di 4,5 miliardi di persone.  Il 50% delle interviste di questi territori ha riportato dati allarmanti: si stanno mettendo in moto per l’acqua potabile e servizi igienico-sanitari sicuri che siano utili ad una copertura universale entro e non oltre l’anno 2030, ma sappiamo bene che la teoria e la pratica sono due bolle d’azione difficilmente compatibili. Infatti, molti paesi non dispongono di risorse umane e finanziarie inadeguate per portare a termine quanto promesso.

“Troppe persone non hanno accesso ad acqua potabile, servizi igienici e sanitari, mettendole a rischio di infezioni mortali e minacciando i progressi nella salute pubblica”

Queste le parole di Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, che non è stato l’unico ad esprimersi a riguardo.

“Se vogliamo creare una società più sana, equa e stabile, questi servizi devono essere una priorità assoluta”

Ha aggiunto Gilbert F. Houngbo, presidente di UN-Water e presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, che ha espresso particolare preoccupazione per l’emergenza acqua, che ancora, alla soglia del 2020, continua ad affliggere determinate aree del globo terrestre. Per gli esperti, è frustrante che meno del 15% degli Stati sia in possesso delle risorse finanziarie o umane adatte per concretizzare determinate promesse.

 

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