Un gruppo di 145 scienziati italiani (climatologi, fisici, geologi, geofisici) ha presentato una petizione al Capo dello Stato, al presidente del consiglio e ai presidenti delle Camere, sostenendo che non esiste un consenso scientifico sull’origine umana del riscaldamento globale, che questo e’ un fenomeno che si e’ verificato anche in passato per cause naturali, che non c’e’ una emergenza climatica e che le politiche di riduzione delle emissioni sono inutili per governare il clima e negative per lo sviluppo economico. Tra i firmatari dell’appello ci sono Franco Prodi, docente di Fisica dell’Atmosfera, Renato Ricci, gia’ presidente delle Societa’ di Fisica italiana ed europea) e il fisico Antonino Zichichi. I 145 scienziati italiani aderiscono ad un documento sottoscritto da 500 ricercatori di tutto il mondo dal titolo “Non c’e’ una emergenza climatica“.
La petizione, tradotta in inglese nella “European Declaration: There is no Climate Emergency“, verrà presentata a Oslo il 18 ottobre e, in contemporanea, in Italia presso il Senato. L’Accademia dei Lincei ha organizzato un convegno sull’argomento per il 12 novembre con Franco Battaglia, professore di chimica-fisica e già docente di chimica dell’ambiente all’Università di Modena e tra i promotori della Petizione, insieme ad Umberto Crescenti, geologo, ex rettore dell’università di Chieti-Pescara ed oggi presidente del comitato promotore della Petizione, Enrico Miccadei e Mario Giaccio, geologo e ex-preside della facoltà di economia alla stessa università, Alberto Prestininzi, geologo alla Sapienza di Roma, i geofisici Franco Prodi e Giuliano Panza, quest’ultimo accademico dei Lincei e dell’Accademia Nazionale delle Scienze e Nicola Scafetta, professore di climatologia all’università di Napoli.
“I modelli matematici sui quali è fondata la congettura del riscaldamento globale antropico – sostengono i firmatari – si sono rivelati errati alla prova sperimentale: il riscaldamento del pianeta negli ultimi 20 anni è stato fino a cinque o sei volte inferiore a quanto previsto dai modelli“. Allora, concludono, la “congettura” del riscaldamento globale antropico è falsa e non vi è alcuna emergenza climatica. Infine, posto che oltre l’85% del fabbisogno energetico è soddisfatto dai combustibili fossili, arrivano anche alla conclusione che ogni programma di loro riduzione può essere “disastroso per l’umanità“.