Se il Ministro dell’Istruzione giustifica gli alunni che marinano la scuola…così nascono i terrapiattisti

Gli studenti verranno giustificati per aver trascorso la mattinata a fare qualche 'vasca' in centro, fumando sigarette a bordo di motorini inquinanti. Altro che salvaguardare il clima
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Non ci sono più i giovani di una volta“; “Ai miei tempi non era così, oggi questi giovani sono allo sbando, senza valori, senza regole“. Sono solo due dei tanti modi di dire così talmente inflazionati da sembrare ormai privi di senso, se non assolutamente inutili. Eppure, come non utilizzarli in questo momento?

Ecco i fatti. Accade che venerdì 27 settembre è prevista una manifestazione, FridaysForFuture, per sensibilizzare sui cambiamenti climatici e per la salvaguardia dell’ambiente. E accade che il nostro neo ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, decide di inviare a dirigenti e insegnanti una richiesta quanto meno bizzarra: giustificare tutti gli studenti che salteranno – anzi, marineranno – la scuola per manifestare sul Clima.

Quello sui cambiamenti climatici è un tema quanto mai controverso, in merito al quale persino la scienza e gli esperti si dividono in fazioni contrapposte; si tratta di un tema che è necessario affrontare e che da anni è il protagonista indiscusso di incontri internazionali tra leader del mondo. Tutto questo, però, non giustifica le assurde richieste del ministro e il motivo è semplice: ogni epoca è stata segnata da temi di fondamentale importanza per il futuro del pianeta o di una sola nazione o di una sola città, e in ogni epoca ci sono stati studenti che manifestavano in piazza – spesso senza conoscere minimamente il motivo per cui si manifestava -, e in ogni epoca questi studenti sono risultati essere assenti da scuola, perché così deve essere. Perché sdoganare come lecita un’assenza dovuta ad una manifestazione della quale gli studenti, con molta probabilità, nemmeno conoscono le motivazioni reali, è uno dei più grandi fallimenti di questa società che pecca per ‘zelo di modernità’ e fornisce ai giovani un’occasione in più per andare in giro a bighellonare, e una in meno per imparare davvero qualcosa.

Perché, il ministro grillino, non ha proposto a insegnanti e dirigenti delle lezioni sui cambiamenti climatici – ovviamente tenute da esperti del settore – proprio in concomitanza con la manifestazione? Questo sì che sarebbe stato un modo per aprire gli occhi delle nuove generazioni (e anche di quelle vecchie), su un tema tanto delicato come quello del Clima e della prevenzione di disastri ampiamente annunciati. Questo sì che sarebbe stato il modo giusto per fornire ai ragazzi un insegnamento vero e una lezione in più. Perché, senza stare troppo a girarci intorno, l’80% degli studenti che venerdì non entreranno a scuola, verranno giustificati per aver trascorso la mattinata a fare qualche ‘vasca’ in centro, magari fumando sigarette e viaggiando a bordo di motorini inquinanti. Altro che proteggere l’ambiente e salvaguardare il clima.

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