A tre anni dal sisma, la Protezione Civile Nazionale procede a nuova verifica dei requisiti dei beneficiari delle misure di assistenza. Una verifica che non coinvolge operativamente la Regione Marche, ma per la quale l’ente ha ritenuto di mettere a disposizione dei Comuni e dei cittadini alcuni strumenti per semplificare le autocertificazioni e in particolare una serie di modelli unici di dichiarazione, relativi alle diverse casistiche sottoposte a controllo. L’ordinanza e’ la n. 614 e riguarda “Ulteriori interventi urgenti conseguenti agli eventi sismici che hanno colpito Lazio, Marche, Umbria ed Abruzzo a partire dal 24 agosto 2016”.
Destinatari del provvedimento sono i cittadini e studenti, proprietari o locatari/comodatari di immobili danneggiati dal sisma che beneficiano o del contributo autonomo di sistemazione (Cas), o dell’alloggio in albergo, o della sistemazione nelle Sae (soluzione abitativa di emergenza), o degli immobili in sostituzione di Sae sia derivanti dall’acquisto di patrimonio disponibile (invenduto) che realizzati dai Comuni in base ad apposite ordinanze. In totale nelle Marche attualmente sono circa 25 mila le persone che ricevono un contributo. Soggetti attuatori sono i Comuni che hanno cittadini in Cas, albergo, container, alloggio sostitutivo delle Sae. L’ordinanza, riferisce una nota, nasce dall’esigenza della Protezione Civile Nazionale di riverificare il possesso dei requisiti per evitare che le provvidenze vengano erogate a chi, tra i tanti, non ne ha piu’ diritto e, magari inconsapevolmente, continua a riceverle.
Cambiano inoltre alcune casistiche, alla luce del fatto che dopo tre anni le situazioni si possono modificare. Si tiene anche conto di chi vuole comprare una nuova casa, prevedendo per questo un contributo una tantum. Queste rilevazioni consentiranno inoltre di creare una anagrafica dettagliata e precisa al millesimo di tutti coloro che in questi anni hanno preso le provvidenze e di quelli che continueranno a prenderle. I proprietari o titolari di altro diritto reale di godimento di immobili danneggiati, i locatari o comodatari di immobili danneggiati e gli studenti aventi diritto al Cas e occupanti un’abitazione o porzione di abitazione in forza di un contratto di locazione registrato o di altro titolo devono compilare un’autocertificazione entro 120 giorni dalla data di pubblicazione dell’ordinanza per la prima dichiarazione rilasciata al Comune che eroga la misura di assistenza. I cittadini alloggiati presso strutture ricettive e nei container abitativi collettivi devono autocertificarsi, invece, entro 90 giorni dalla data di pubblicazione dell’ordinanza per la prima dichiarazione.
Per quanto riguarda i Comuni, i modelli si autoalimentano delle informazioni gia’ disponibili sul sistema, il funzionario puo’ compilare il resto on line con la presenza del cittadino, stampare le copie necessarie e farle firmare (cio’ e’ necessario perche’ le ordinanze di Protezione civile che istituiscono le misure di assistenza prevedono che una copia cartacea debba rimanere archiviata presso l’ente attuatore). L’ordinanza non assegna alle Regioni alcun compito, ma gestendo un sistema informatico sul quale i Comuni abitualmente lavorano per le attivita’ legate al sisma, la Regione Marche ha predisposto modelli unici di dichiarazione, legati alle singole previsioni dell’ordinanza (che ha un unico modello allegato, relativo a una sola casistica, che non soddisfa tutte le dichiarazioni che i cittadini devono rendere).
Tutti e 5 i modelli per le singole dichiarazioni, insieme con l’ordinanza, sono disponibili sul sistema CohesionWorkPA (per i Comuni) e – per i cittadini – sul portale della Regione Marche “area Terremoto”, nella sezione “atti documenti e ordinanze” http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Terremoto-Marche/Atti -Documenti-Ordinanze (modulistica in formato word in bianco da scaricare e compilare manualmente) o nella pagina http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Terremoto-Marche/Dati -sul-sisma/Modulistica-ordinanza-OCPC-614-2019 (modulistica precompilata scaricabile previa autenticazione forte ad es. tramite il sistema nazionale SPID). Sempre nello spirito di collaborazione verso enti e cittadini, la Regione Marche ha anche tenuto, nei giorni scorsi, due incontri di approfondimento sulle incombenze che l’ordinanza attribuisce ai Comuni, in presenza di tecnici e funzionari regionali per i Comuni delle province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata ed Ancona.