Ucraina da scoprire, Leopoli e la sua regione: 4mila monumenti storici, 5 siti Unesco, 10 castelli medievali

Leopoli, la piccola Parigi dell’Est, fondata nel 1256, ha saputo salvaguardare e mantenere intatto tutto il suo fascino
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La bellezza dell’Ucraina si esprime particolarmente nella Regione di Lviv, il territorio che fa capo a Leopoli, città della cultura e patrimonio Unesco dal 1998. La città è un mix di tradizioni architettoniche e artistiche con influenze italiane e dell’Europa orientale. Molti architetti italiani hanno contribuito al suo sviluppo conferendole un’impronta di tipo rinascimentale e più in generale a carattere tipicamente europeo.

La piccola Parigi dell’Est, fondata nel 1256, ha saputo salvaguardare e mantenere intatto tutto il suo fascino, così la capitale culturale dell’Ucraina offre un percorso turistico unico, a partire dalla Ploshcha Rynok, l’antica piazza del mercato cuore pulsante della città. Edifici in stile Belle Époque padroneggiano per tutto il centro storico, primo fra tutti il Teatro dell’Opera, un vero gioiello architettonico in stile neo-rinascimentale, tra i teatri più belli d’Europa.

Leopoli non è solo un museo a cielo aperto ma è anche la città dei musei, ce ne sono più di 60, fra cui il museo etnografico e artistico, che possiede una delle collezioni più antiche d’Ucraina, da non perdere è il Museo Nazionale “Andriy Sheptytskyi”, dove si conserva una collezione straordinaria di icone monumentali e iconostasi.

Fra i legami con l’Italia spiccano quello con Roberto Bandinelli, il mercante fiorentino, che nel 1629 aprì a Leopoli la prima posta dove veniva gestita la corrispondenza in arrivo da tutta Europa – oggi il Palazzo Bandinelli è un dipartimento del Museo Storico di Leopoli – e con Antonio Massari, il Console Veneziano che alla fine del XVI secolo inaugurò la sede consolare della Repubblica di Venezia a Leopoli, in Piazza Rynok, sullo splendido edificio dove è ancora possibile ammirare il leone alato di san Marco, simbolo della repubblica della Serenissima.

Capitale culturale, capitale delle arti, della musica e dei festival, Leopoli è anche la capitale del caffè, antica tradizione che ha fatto nascere nelle piazze e nelle vie del centro centinaia di locali, inclusi alcuni splendidi caffè storici e pasticcerie dove assaporare caffè, torte e cioccolato, altra tradizione cittadina.

Ma se Leopoli, fra le grandi città europee, è una meta da non mancare, è anche il luogo da cui partire per una serie di visite ed escursioni nel ricco territorio della Regione di Lviv, che conta 4.000 monumenti storici, 5 siti Unesco, 10 castelli medioevali, 90 fortezze antiche, 200 sorgenti termali, 7 Resort-vacanze, 5 stazioni sciistiche.

Una delle prime mete è Truskavets, la città della salute e del benessere, una delle città termali più antiche d’Europa, che si trova nella splendida valle dei Carpazi occidentali a 350 metri d’altitudine. La città, dalla particolare bellezza, dall’aria pulita e cristallina è la più bella località termale dell’Ucraina. Le proprietà curative delle acque di Truskavets furono descritte per la prima volta dal medico reale Wojciech Oczko nel 1578, e durante l’impero austro-ungarico Truskavets divenne una città Resort al pari di Wiesbaden. Il centro della città è costituito dallo stabilimento termale dove, dal 1827, si possono bere gratuitamente le acque della salute. La più famosa fra tutte è la “Naftusya”. La città termale, che eccelle anche nel settore della bellezza possiede 24 cliniche termali (chiamate “Sanatorium”: hotel con centro medico e medico-estetico) e 60 alberghi, di cui la maggior parte con SPA. I prezzi per i trattamenti sono significativamente accessibili, anche negli Hotel a 5 stelle che hanno all’interno cliniche di bellezza ed estetica all’avanguardia.

Di particolare interesse storico artistico sono le ville antiche in legno, in città ce ne sono 16 e creano un percorso tutto da visitare. Truskavets è una città piacevolmente allegra e vivace, la piazza principale è molto movimentata, ed è il luogo ideale dove fermarsi per ascoltare musica dal vivo, bere un caffè nei tanti locali, fare shopping.

La Regione di Lviv presenta molti altri tesori, come la città rinascimentale di Zhovkva, patrimonio Unesco, e alcuni fra i più bei castelli d’Ucraina, il castello di Olesko, le cui fondamenta datano 1327; il Castello di Pidhirtsi, una combinazione di architettura rinascimentale unita a bastioni fortificati e costruito fra il 1635 e il 1640;  il Castello di Zolochiv, costruito in soli due anni dal 1634 al 1636 e oggi anche museo e il Castello di Svirzh anch’esso del sedicesimo secolo.

Ai castelli si aggiungono altri siti Unesco da visitare, come la città di Potelych,  che attrae i turisti per le sue architetture in legno, in particolare la Chiesa del Santo Spirito del 1502; anche il Villaggio di Matkiv è nella lista Unesco, anche qui i turisti sono attratti particolarmente dalle chiese e dalle architetture in legno, tipiche della Regione, come la Chiesa di San Demetrio e la Chiesa della Trinità.

La cultura medioevale si manifesta in particolare nella fortezza di Tustan, costruita nel complesso di una monumentale rocca che risale a 55 milioni di anni fa! Si tratta di un sito storico, archeologico e architettonico unico che nel IX-XVI divenne un centro militare-amministrativo e luogo di frontiera. In tutta Europa non esistono esempi di costruzioni similari. Qui tutti gli anni ad agosto si tiene uno spettacolare festival medioevale.

La ricchezza della Regione di Lviv si esprime anche nei spazi dedicati alla natura. La riserva naturale di Roztochchia, ad esempio, è unica al mondo, solo in questa foresta naturale convivono naturalmente pini, querce, faggi, abeti, abeti rossi, sicomori, carpine, aceri, olmi, tigli, la riserva è conosciuta per i suoi percorsi di trekking, bike e percorsi a cavallo. Anche lo Skole Beskydy National Nature Park ha sviluppato un considerevole progetto di “green tourism” intorno alle attrazioni della riserva: la Parashka Mountain, il lago di Zhuravlyne e le cascate Hurkalo e Kamianka, nel parco vi sono anche numerose sorgenti di acqua minerale “Naftusya” particolarmente curativa. Il parco negli ultimi anni ha significativamente incrementato la popolazione di bisonti europei, che oggi conta 30 capi,, nei programmi di visita del parco, dedicati ai turisti sono previste una serie di attività di osservazione e interazione con i bisonti accompagnati dalle guardie del parco che accompagnano i visitatori anche nel percorso di avvistamento dei caprioli e dei cervi.

Altrettanto affascinante, per chi ama gli animali selvatici, è il Domazhyr Bear Sanctuary a soli 15 chilometri da Leopoli nel Villaggio di Zhornyska nel distretto di Yavoriv. Questo casa speciale per gli orsi bruni è nata nel 2017 in collaborazione con Four Paws, con l’intento di tutelare il benessere degli orsi bruni salvati da condizioni spaventose. Il parco offre visite guidate volte a educare i visitatori sull’ambiente e sugli orsi in particolare.

Fra le tante attrazioni della Regione di Lviv ci sono le stazioni sciistiche come la città di Slavske, a 600 metri di altitudine nei Carpazi, che rappresenta una fra le più grandi stazioni sciistiche d’Ucraina. Ricca di infrastrutture, hotels, resort, ski-lift, piste per ogni difficoltà, ski-rental, ruota intorno al Monte Trostian.

Fra le città più conosciute in Ucraina, sempre nella Regione di Lviv, si trova Drohobych, dove visitare la grande Sinagoga grande corale che, dismessa dai tempi della seconda guerra mondiale e usata come magazzino durante il periodo sovietico, è stata restituita alla proprietà della comunità ebraica nel 1993. L’edificio è stato sottoposto dal 2014 a importanti lavori di restauro.  Drohobych è famosa, inoltre, per la splendida Chiesa lignea di san Giorgio, Patrimonio Unesco, una delle chiese in legno più antiche e meglio conservate della Galizia, fu costruita la fine del XV e gli inizi del XVI secolo. Pochi sanno che Drohobych  è la città di Bruno Schulz, lo scrittore, pittore e critico letterario polacco, nato in questa parte della Galizia da una famiglia di ebrei. Schulz è considerato uno dei più grandi scrittori di lingua polacca del XX secolo. Purtroppo molti dei suoi lavori si sono perduti durante l’occupazione nazista. Schulz fu ucciso da un ufficiale tedesco della Gestapo mentre ritornava a casa.

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