Continua ad aggravarsi il bilancio del terremoto che ha colpito venerdì sera la città di Elazig, in Turchia: al momento le vittime sono 40, mentre sono 45 le persone estratte vive dalle macerie, secondo quanto reso noto dall’Afad, la protezione civile turca, che ha anche aggiornato il bilancio dei feriti (circa 1700) e il numero di edifici dichiarati inagibili (quasi 3mila).
Sono 3.829 le persone impegnate nelle operazioni di ricerca e salvataggio, con l’ausilio di 23 cani, 568 veicoli e 5 tra elicotteri e droni.
L’area continua a tremare: lo sciame sismico che ha fatto registrare oltre 940 repliche, tra cui una scossa magnitudo 5.1 e 21 scosse con magnitudo superiore a 4.
Il terremoto principale è stato avvertito a centinaia di km di distanza, provocando morte e distruzione anche nella vicina provincia di Malatya.
Nella città di Elazig, che conta 600mila abitanti, gran parte della popolazione rifiuta di tornare nelle case, per paura delle continue repliche.
L’epicentro del terremoto è stato localizzato a Sivrice, piccolo villaggio sulle sponde del lago di Hazar, sorgente del fiume Tigri.
