Addio al biochimico statunitense Stanley Cohen, premio Nobel per la Medicina nel 1986 insieme a Rita Levi Montalcini. Lo storico collaboratore della scienziata italiana è morto mercoledì 5 febbraio in una casa di riposo di Nashville, nel Tennessee, all’età di 97 anni. “È deceduto in pace con al suo fianco la moglie Jan Jordan“, ha reso noto la famiglia attraverso un comunicato della Vanderbilt University, di cui era professore emerito.
Cohen era nato a New York il 17 novembre 1922. Dal 1952, si dedicò ad esperimenti sulla biochimica della crescita cellulare presso la Washington University, dove era professore. L’anno seguente collaborò con Rita Levi Montalcini allo studio del fattore di crescita delle cellule nervose (Nerve growth factor, Ngf), riuscendo insieme ad isolarlo. Cohen poi continuò il lavoro di ricerca sui fattori di crescita presso la Vanderbilt University (Tennessee), dove nel 1959 diventò professore di biochimica. I suoi studi sul Ngf furono determinanti per la comprensione dei processi che regolano la crescita delle cellule. Proprio per questi studi, nel 1986 gli fu assegnato il premio Nobel per la medicina, insieme a Rita Levi Montalcini.
È merito suo anche la scoperta di un secondo fattore di crescita, quello dei tessuti epidermici (Epidermal growth factor, Egf), che riuscì ad isolare in forma pura, chiarendo i processi alla base delle interazioni fra i fattori di crescita e i loro recettori sulla superficie delle cellule. Nel 1973, insieme a Herbert W. Boyer, mise a punto un metodo per trasportare in una cellula un gene prelevato dal Dna di una specie diversa.