Coronavirus, Italia blindata e record di contagi in Europa: 20 casi e 50mila persone coinvolte nella “zona rossa”, domani scuole chiuse a Piacenza

Con l'aumento dei casi delle ultimissime ore, l'Italia è la nazione con piu' casi registrati in Europa: "Tutti gli ospedali d'Italia devono prepararsi"
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Con l’aumento dei casi delle ultimissime ore, l’Italia ora detiene un record poco invidiabile per quanto riguarda il coronavirus. Con i due casi confermati in Veneto e i 15 in Lombardia sale a 20 il numero dei contagi in Italia, che ne fanno la nazione con piu’ casi registrati in Europa, stando ai dati della Johns Hopkins University. Secondo la mappa dell’ateneo di Baltimora che monitora la diffusione del virus nel mondo, finora in Europa era la Germania ad avere il maggior numero di contagi, con 16 casi confermati, seguita dalla Francia con 12, dalla Gran Bretagna con 9, dalla Spagna con 2 e dal Belgio con 1 caso registrato. Fuori dall’Europa, sono 16 i casi registrati negli Stati Uniti, 9 negli Emirati Arabi e 5 in Iran.

50mila persone coinvolte nella “zona rossa”

Sono 50mila gli abitanti dei 10 comuni del Lodigiano coinvolti nell’area di contenimento del Coronavirus definita dall’ordinanza firmata oggi dal ministro della Sanita’, Roberto speranza, e dal presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Il Tavolo di coordinamento regionale e’ sempre aperto, siamo pronti a reagire a qualunque evenienza. Abbiamo assunto provvedimenti che non devono essere intesi come qualcosa che possa spaventare ma come qualcosa che puo’ bloccare l’epidemia”, ha spiegato Fontana. Il piu’ grande e’ Codogno con 15.907 abitanti mentre il piu’ piccolo e’ Terranova Passerini con una popolazione di 927 cittadini.

Questi, nel dettaglio, gli obblighi previsti nei dieci comuni dal provvedimento firmato dal Ministro della Salute Roberto Speranza e dal Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: sospensione di tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità e dei servizi essenziali; sospensione delle attività lavorative per le imprese, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali tra cui la zootecnia, e di quelle che possono essere svolte al proprio domicilio (quali, ad esempio, quelle svolte in telelavoro); sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti, anche al di fuori dell’area indicata, ad esclusione di quelli che operano nei servizi essenziali; sospensione della partecipazione ad attività ludiche e sportive per i cittadini residenti nei predetti comuni indipendentemente dal luogo di svolgimento della manifestazione; sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado; sospensione della frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi da parte della popolazione residente, con l’esclusione della frequenza dei corsi telematici universitari; interdizione delle fermate dei mezzi pubblici.

“I lavoratori impiegati nei servizi essenziali – si legge ancora nell’ordinanza – sono ammessi al lavoro previa verifica quotidiana dello stato di salute, con riguardo ai sintomi e segni della COVID19 a cura dei datori di lavoro”. La valutazione in merito al mantenimento e alla modifica delle presenti misure viene quotidianamente effettuata congiuntamente dal Tavolo di coordinamento di Regione Lombardia congiuntamente con le Autorita’ centrali. Il Prefetto di Lodi e’ incaricato dell’esecuzione.

Domani scuole chiuse a Piacenza

Scuole chiuse a Piacenza e provincia domani, in via precauzionale, dopo i numerosi contagi avvenuti nel vicinissimo Basso Lodigiano nelle ultime ore. Lo ha deciso il Comune, insieme all’annullamento di quasi tutte le manifestazioni culturali e non solo. Intanto il dipartimento della Protezione civile ha individuato nell’aeroporto militare di San Damiano, in provincia di Piacenza nel comune di San Giorgio, la struttura in cui ricoverare, in caso di necessita’, le persone che verranno sottoposte a quarantena.

Zaia: “Scuole chiuse, presidio screening popolazione”

In questa fase prudenziale chiedo di evitare i centri di aggregazione e i luoghi affollati. Stiamo predisponendo un presidio, molto probabilmente nelle scuole visto che saranno chiuse, per tutti i cittadini di Vo’ Euganeo (nel padovano, ndr) in modo tale da procedere e identificare eventuali altri casi positivi. Ho chiesto anche di fare un tampone a tutti i ricoverati con sintomi influenzali gravi“. L’ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia facendo un punto nel corso della riunione di urgenza allestita dopo i due casi di Coronavirus nel padovano.

Epidemiologo Lopalco: “Gli ospedali di tutta Italia si devono preparare”

Tutti gli ospedali d’Italia devono approfittare di questo periodo per prepararsi a fronteggiare il nuovo coronavirus, non solo il Sacco e lo Spallanzani, che sono strutture perfettamente attrezzate“. Parola dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco, professore ordinario di Igiene dell’Università di Pisa, parlando con l’Adnkronos Salute. “La situazione è da tenere strettamente sotto controllo”, aggiunge l’esperto. E restano ancora molte le cose da capire. “A partire dal paziente zero: dobbiamo ancora capire se è stato individuato, oppure no. Il contatto del malato ricoverato a Codogno, e rientrato dalla Cina, è risultato negativo al test: potrebbe essersi liberato del virus, e questo ce lo dirà l’eventuale presenza di anticorpi nel suo sangue. Altrimenti occorrerà cercare ancora. Un altro problema – aggiunge Lopalco – è rappresentato dal fatto che quelli individuati sono quasi tutti casi gravi, che sappiamo essere il 20% del totale. Dove è finito l’altro 80%?. I colleghi stanno facendo proprio questo lavoro, testando 250 contatti. Il paziente di Codogno infatti anche con i sintomi ha lavorato, ha fatto sport ed è andato in giro. Al momento qualunque misura di restrizione che possa limitare la circolazione del virus è ottima. Dobbiamo approfittare per preparaci. E devono farlo – conclude – tutti gli ospedali d’Italia“.

Aumentare i controlli via terra e via mare

“I casi di coronavirus diagnosticati in Lombardia impongono misure più stringenti, che prevedano controlli non solo per chi arriva dalle zone di contagio direttamente via aereo, ma anche con scali intermedi, via nave e via terra”. Lo afferma in una nota, Roberto Novelli (FI). “Sino a qualche anno fa – aggiunge – eravamo sottoposti a controlli ad ogni frontiera, farlo oggi per un periodo transitorio non va considerata una limitazione della libertà, ma una misura cautelare. Irresponsabile alimentare allarmismi, ma altrettanto irresponsabile sarebbe sottovalutare i rischi”.

Renzi: “Burioni aveva ragione, basta ignoranza”

Nella drammatica vicenda di Codogno tutto il nostro affetto e il nostro supporto ai contagiati e alle loro famiglie. Una considerazione, da osservatore: in questa vicenda il professor Roberto Burioni non ha sbagliato un colpo, dando sempre le giuste indicazioni, anche quando veniva attaccato. La serieta’ di quelli come Burioni fa sperare in un futuro di cultura e ricerca e non di populismo e ignoranza“. Lo scrive su Facebook il leader di Iv Matteo Renzi.

Oltre quaranta partite rinviate in Lombardia

Stop al calcio dilettantistico in Lombardia a causa dell’emergenza Coronavirus dopo i primi casi di italiani contagiati nel Lodigiano. Il comitato regionale della Lega Dilettanti della Lombardia ha rinviato 40 partite di diversi campionati, dall’eccellenza alle juniores femminili, “a causa della criticità determinata dal Coronavirus, che ha coinvolto le zone del lodigiano e le società provenienti dallo stesso territorio“. Il comitato specifica che oltre alle 40 gare già rinviate – di cui pubblica l’elenco – “le società non presenti in questo elenco che hanno tesserati (dirigenti, tecnici, calciatori) provenienti dalle zone interessate possono richiedere il rinvio della gara“.

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