In Iran un uomo positivo al test del Coronavirus è morto dopo aver assunto una presunta “medicina islamica miracolosa” che gli aveva somministrato un religioso: lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale Irna, precisando che il religioso era entrato illegalmente nell’ospedale di Beheshti, nella città portuale di Anzali, e aveva visitato il paziente – descritto come “relativamente giovane” – che era ricoverato in terapia intensiva. Il religioso ha detto all’uomo che i medici non avrebbero più potuto aiutarlo, ma che avrebbe potuto guarire con una “cura islamica miracolosa“.
Il religioso avrebbe tolto la maschera per l’ossigeno al paziente (con il suo consenso) e gli avrebbe cosparso il viso con l’unguento profumato.
Tre giorni dopo l’uomo è morto, riporta Irna: la procura di Anzali ha emesso un ordine di arresto nei confronti del religioso.
Il numero di casi di Coronavirus in Iran ha sfiorato ormai quota 25.000 e i morti sono quasi 2.000: lo ha reso noto oggi il portavoce del ministero della Sanità, Kianoush Jahanpour, citato dalla tv di Stato. Le persone contagiate sono 24.811, inclusi 1.762 casi registrati nelle ultime 24 ore. Il bilancio delle vittime, intanto, è salito a quota 1.934, con un incremento di 122 rispetto a ieri. Finora sono guarite 8.931 persone.
Secondo i dati della Johns Hopkins University, l’Iran è il sesto Paese per numero di casi.