Il “ciclone di neve” sta riportando l’Italia in Inverno, imbiancando gli Appennini dalla Toscana alla Calabria. Neve e freddo, dunque, sull’Italia alle prese con l’emergenza coronavirus. Nella gallery scorrevole in alto e nei video in fondo, le immagini più belle della località imbiancate dalla neve a fine marzo.
La Protezione civile della Citta’ metropolitana di Firenze segnala nevicate stamani sui passi appenninici, localmente fino a quote collinari. Pure nel capoluogo toscano e’ caduto qualche fiocco misto ad acqua per pochi minuti. Nevischio anche in A1: la polstrada non registra problemi per la circolazione, comunque “relativa” in questi giorni di emergenza da Coronavirus, “Le precipitazioni nevose – spiega Massimo Fratini, consigliere delegato alla Protezione civile della Metrocitta’ – sono previste per l’intera giornata sulle zone appenniniche Sono in corso interventi condotti dal personale della viabilita’ della Citta’ metropolitana sulle strade di competenza. Si raccomanda massima attenzione alla guida e si ricorda l’obbligo delle dotazioni invernali”.
Risveglio sotto la neve anche per Arezzo. Un’inusuale coltre bianca, visto il periodo dell’anno, ha ricoperto gran parte della provincia, con particolare insistenza in citta’ e nelle vallate di Casentino, Valtiberina e Valdichiana. La neve, nelle prime ore di questa mattina, è caduta anche a quote basse. Non si registrano al momento disagi particolari alla circolazione. Il capoluogo, cosi’ come i principali centri delle vallate, si e’ imbiancato per quella che e’ stata la prima vera e propria nevicata dell’anno. Durante la notte tormenta di neve poi su Badia Tedalda, il piccolo comune sull’Appennino al confine con Marche e Romagna particolarmente provato dall’emergenza coronavirus: questa mattina sono in corso i tamponi su altri 40 residenti convocati in palestra a causa della rigidita’ delle temperature. Neve abbondante su tutti i passi senza problemi alla circolazione.
I mezzi spartineve modenesi sono usciti questa mattina lungo i tratti piu’ alti delle strade provinciali 324 e 486, nella zona di Frassinoro, da Piandelagotti e fino al passo delle Radici. Nell’area sono caduti finora 10 centimetri di neve (i mezzi escono quando si va oltre i quattro). Nelle altre zone dell’Appennino, segnalano i tecnici sul posto, sta scendendo neve mista a pioggia senza creare problemi, anche se nella notte scorsa i mezzi spargisale sono entrati in azione nei tratti piu’ a rischio ghiaccio. Tutte le strade provinciali in Appennino sono regolarmente percorribili, segnala comunque la Provincia di Modena, che in tutto dispone di 65 mezzi spartineve di ditte private convenzionate.
Anche in Calabria è tornato l’inverno con neve fino a bassa quota, freddo pungente, pioggia e vento in pianura. Nevicate sono state registrate su tutte le zone montane della regione, ma anche sotto i mille metri. Una scena insolita, visto il periodo, che ha provocato qualche problema di circolazione sulle strade interne. A creare ulteriori problemi ci ha pensato anche la presenza di banchi di nebbia in diverse aree della regione. Anche sull’autostrada A2 Salerno-Reggio Calabria e’ stato registrato nevischio nel tratto tra Cosenza e San Mango d’Aquino, con leggeri rallentamenti. Neve anche su Cosenza, dove i fiocchi hanno imbiancato i tetti, senza causare comunque disagi alla circolazione assai ridotta per l’emergenza coronavirus che tiene in casa gran parte della cittadinanza. Le temperature hanno registrato bruschi cali, fino a 15°C rispetto ai giorni scorsi.
Proseguono le attivita’ di ANAS per fronteggiare le nevicate che stanno interessando le regione Calabria da ieri. La SS 107 ‘Silana Crotonese’, e’ temporaneamente chiusa a causa di un mezzo pesante intraversato sprovvisto di pneumatici invernali, dal km 1,500 al km 18,200 – in entrambe le direzioni – nel comune di San Fili in provincia di Cosenza. Il traffico viene deviato su strade locali. ANAS e’ presente con 17 mezzi, tra cui spargisale, turbine e spazzaneve e con 22 operatori, per garantire la transitabilita’ in sicurezza sulle strade statali, 107 ‘Silana Crotonese’ dal km 5,000 al km 85,000 da Paola a San Giovanni in Fiore; 660 ‘di Acri’ dal km 9,000 al km 43,000 ad Acri; 177 ‘di Longobucco’ dal km 0,000 al km 25,000 tra Spezzano della Sila e Longobucco; 108 BIS ‘Silana di Cariati’ dal km 0,000 al km 55,000 tra Colosimi e San Giovanni in Fiore; 283 ‘Delle Terme Luigiane’ dal km 10,000 al km 20,000 tra Guardia Piemontese e Fagnano Castello; 179 ‘Del Lago Ampollino’ dal km 0,000 al km 5,790 tra Parenti e Aprigliano; 713 DIR ‘Di Serra San Bruno’ a Serra San Bruno; ex SS 110 ‘Montecucco e Monte Pecoraro’ dal km 38,000 al 50,000 da Serra San Bruno a Nardo di Pace; 278 ‘Di Potame’ dal km 0,000 al km 29,000 da Amantea a Cosenza; 183 ‘Aspromonte Jonico’ tra Cosoleto e Santo Stefano in Aspromonte, 184 ‘Delle Gambarie’ tra Calanna e Santo Stefano in Aspromonte. Anche sull’A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’ dalle prime ore di questa mattina nel tratto tra Altilia (km 287,000) e Cosenza (254,000) e tra Frascineto (196,000) e Padula (108,000) sono impegnati 12 mezzi per garantire la transitabilita’ in sicurezza, ma non si registrano criticita’. Inoltre attivato, presso lo svincolo dell’A2 a Falerna nord (km 305,300) il filtraggio dei mezzi privi delle obbligatorie dotazioni invernali. ANAS ricorda che e’ in vigore l’obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali sulle strade statali maggiormente esposte al rischio di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio durante la stagione invernale. Il dettaglio delle tratte interessate dal provvedimento e’ disponibile al link www.stradeanas.it/it/piani-interventi.
L’Abruzzo continua ad essere interessato da deboli nevicate. Al momento la Polizia stradale non segnala nessun disagio, ne’ sulle arteria autostradali che stradali anche delle zone interne. Ieri il tratto maggiormente monitorato era stato quello della Statale 17 che collega Sulmona con Castel di Sangro (L’Aquila) in cui il manto nevoso aveva raggiunto anche i 20 centimetri. Anche oggi la colonnina di mercurio fa registrare temperature sotto lo zero.
Marche sotto la neve almeno in tutto l’entroterra, dal Montefeltro in giu’, passando per il Fabrianese, nel Fermano e le zone terremotate del Maceratese e del Piceno. La neve nella notte e’ caduta da Camerino a Castelsantangelo sul Nera, imbiancando anche Visso e Ussita (Macerata). Pochi centimetri che hanno reso il paesaggio suggestivo anche se in un contesto deserto per l’emergenza coronavirus e con le macerie del terremoto del 2016 ancora sullo sfondo. Una vera e propria coltre nevosa ha coperto Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e i suoi borghi. Le immagini stanno facendo il giro dei social con commenti ironici: “Buon Natale”. Le temperature rilevate alle 5 di stamani dalle stazioni del Centro funzionale multirischi hanno registrato -10°C sul Monte Bove e -6°C a Camerino. Sul fronte delle previsioni meteo per il pomeriggio di oggi, sull’Appennino, versante marchigiano, e’ attesa ancora neve a partire da 400-500 metri di quota. Sul resto della regione il cielo sara’ irregolarmente nuvoloso con possibili precipitazioni. Una tendenza che viene confermata anche per la giornata di domani, quando pero’ la quota neve sara’ sopra i 700 metri di quota.
Neve e temperature sotto zero sull’Appennino umbro-marchigiano. Castelluccio di Norcia e il monte Vettore sono completamente imbiancati, mentre a fondovalle – Norcia e Cascia – la neve durante la notte e’ solo caduta a sprazzi senza restare al suolo. Risveglio innevato anche per diversi centri. Come Assisi, con il suggestivo scenario delle Basiliche, e il centro di Perugia. Ma il termometro e’ precipitato fino a toccare i -9,4°C a Forca Canapine e i -9,1°C a Cascia. Mentre a Castelluccio la stazione di rilevamento del Centro funzionale della Protezione civile ha registrato -6,2°C. Freddo intenso anche a Norcia (-5°C) e Monteleone di Spoleto (-7,2°C). Il ribasso delle temperature e’ stato registrato anche nel resto della regione: a Perugia la minima e’ stata di 0 gradi. A Terni di -0,5°C. Nelle altre principali citta’ umbre i valori si sono attestati tra lo 0 e i -2°C.
In Piemonte e’ stata la terza notte con temperature da pieno inverno: la rete di stazioni Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) ha registrato una minima di -16,6°C ai quasi 3000 metri del Sommeiller, sopra Bardonecchia (Torino); -15,9°C a Ceresole Reale, nel parco del Gran Paradiso, -14,7°C a Balme (Torino), -13°C a Sampeyre (Cuneo) e Alagna Valsesia (Vercelli) -12,2°C a Macugnaga (VCO). Ma ha fatto molto freddo anche nelle citta’: -2,1°C ad Asti, -0,1°C ad Alessandria; nel centro di Torino minima di +1,3°C, sulla collina termometro sotto lo zero: a Pino -0,6°C. La coda invernale proseguira’ almeno tutto domani, con problemi anche per l’agricoltura, dopo un inverno caratterizzato da scarsissime precipitazioni e un clima mite che ha anticipato di molte settimane le fioriture. Oggi pomeriggio le nubi aumenteranno nuovamente sul Piemonte, con nevischio anche a quote collinari. Domani le maggiori probabilita’ di precipitazioni, tranne che nel nord-est della regione, con raffiche di vento molto forti previste sulle Alpi Liguri e Marittime e sull’Appennino.
Piogge e forte vento in Sicilia. Allerta meteo della Protezione civile regionale fino alle 24 di oggi. Il livello di allerta per la citta’ di Palermo, cosi’ come per la Sicilia occidentale e orientale, e’ di colore arancione, con previsione di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale. Da ore piove nel capoluogo siciliano, dopo mesi di scarsa acqua. I fenomeni, secondo l’avviso della protezione civile, sono accompagnati, infatti, da rovesci di forte intensita’. Si prevedono, inoltre, venti da forti a burrasca e possibili mareggiate sulle coste esposte.
Le forti raffiche di vento che si stanno abbattendo nel Siracusano hanno causato il cedimento di una torre faro nell’area della stazione ferroviaria di Priolo. E’ avvenuto nelle prime ore del mattino. Paralizzato il traffico ferroviario, ma l’intervento degli agenti della Polizia ferroviaria e del personale della Protezione civile ha consentito di rimuovere l’ostacolo, per cui i treni hanno ripreso a viaggiare. Non si sono registrati feriti, in quel momento non c’erano persone che circolavano nella zona in cui e’ caduta la torre faro. I tecnici di Rfi hanno lavorato tutta la mattina e ripristinato intorno alle 13 “la linea aerea di contatto”.
Dopo un giorno di tranquillita’, e’ tornata a soffiare stamani la Bora a Trieste dove tra le 9 e le 10 di questa mattina si sono registrate le raffiche massime, cioe’ fino a 106 km orari. Secondo le previsioni dell’Osmer Arpa Fvg domani il vento si intensifichera’ e le raffiche potrebbero raggiungere e forse anche superare i 120 km orari. Dalle 8 di questa mattina i Vigili del fuoco del Comando provinciale di Trieste hanno effettuato circa una ventina di interventi di soccorso nel capoluogo giuliano e nella zona di Opicina per cornicioni, coperture di tetti e imposte pericolanti o per la caduta di alberi. In corso, rende noto la sala operativa, anche un intervento con autoscala nel giardino dell’ Ospedale Maggiore per un cornicione pericolante. Da sabato notte gli interventi dei pompieri in citta’ sono stati oltre 70. Secondo le previsioni, il calo del vento e’ previsto per venerdi’, con valori sostenuti ma sotto i 100 km orari, sabato soffiera’ borino. Da sabato pomeriggio la Bora cessera’ e le temperature inizieranno a risalire gradualmente in tutta la regione fino a raggiungere i 20 gradi centigradi in pianura. Un calo delle temperature e’ atteso per l’inizio della prossima settimana.
La neve e’ caduta abbondante sulle strade del Nuorese. L’Anas e’ a lavoro con uomini e mezzi, spargisale e spazzaneve, per garantire la transitabilita’ l. In particolare sono interessate le strade statali 389 “di Budduso’ e del Correboi”, la 389 Var, e la 198 “di Seui e Lanusei”, nei comuni di Nuoro, Mamoiada, Villanova Strisaili e Lanusei. Per il protrarsi del rischio di forti nevicate nelle prossime ore si raccomanda, per chi fosse costretto a spostarsi su questi tratti, l’utilizzo di catene o pneumatici invernali.
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