Il direttore di Bild inchioda la Cina: “Xi Jinping un dittatore che ha infettato il mondo, vuole rafforzarsi grazie al Coronavirus”

Il duro attacco di Julian Reichelt al Presidente cinese: "Lei controlla qualunque cosa, qualunque cittadino, ma si rifiuta di monitorare i wet market infetti del suo Paese"
MeteoWeb

Julian Reichelt, direttore di Bild, uno dei più grandi giornali tedeschi, ha scritto una lettera aperta al presidente della Cina Xi Jinping, dopo che l’ambasciata cinese a Berlino si è lamentata di un articolo del giornale tedesco in cui si faceva riferimento alla negligenza della Cina, alla catastrofe di vittime e alle perdite economiche che la pandemia di coronavirus sta causando in Germania. Nell’articolo, si calcolava anche il debito della Cina nei confronti della Germania in 149 milioni di euro, per i danni attribuiti al coronavirus.

L’ambasciata cinese a Berlino aveva chiesto le scuse del direttore di Bild, e allora Reichelt ha deciso di utilizzare le piattaforme della Bild per pubblicare una lettera aperta a Xi Jinping in cui emerge il contenuto di quello che tutto l’occidente oggi vorrebbe esprimere al governo cinese. Eccone il contenuto:

Prima di tutto, lei governa con la sorveglianza. Lei non sarebbe presidente senza la sorveglianza. Lei controlla qualunque cosa, qualunque cittadino, ma si rifiuta di monitorare i wet market infetti del suo Paese. Ha fatto chiudere tutti i giornali e i siti internet che si sono mostrati critici rispetto al suo operato, ma non le bancarelle dove vengono vendute le zuppe al pipistrello. Lei non controlla solo i suoi cittadini, ma li mette in pericolo, e con loro, il resto del mondo.

Secondo, la sorveglianza porta alla mancanza di libertà. E una nazione che non è libera non può essere creativa, e una nazione che non è innovativa, non inventa nulla. Ecco perché ha trasformato la Cina nel più grande campione mondiale di furto di proprietà intellettuale. La Cina si arricchisce con le invenzioni degli altri, invece che con le sue invenzioni. La ragione per cui in Cina non si inventa e non si innova è perché non permettete ai giovani del vostro Paese di pensare liberamente. La cosa più grande che avete esportato, e che comunque nessuno voleva, è il Coronavirus.

Terzo: lei, il suo governo e i vostri scienziati sapevate da tempo che il Coronavirus fosse altamente contagioso, ma avete lasciato il resto del mondo all’oscuro. I suoi esperti non hanno risposto quando i ricercatori occidentali chiedevano cosa stesse accadendo a Wuhan. Era troppo orgoglioso e nazionalista per ammettere la verità. Pensava si trattasse di una disgrazia nazionale.

Quarto, il Washington Post riporta che i vostri laboratori a Wuhan hanno fatto ricerche sui Coronavirus nei pipistrelli, ma senza mantenere i livelli di sicurezza elevati che sarebbero necessari. Perché i vostri laboratori tossici non sono così sicuri quanto invece lo sono le vostre carceri per i prigionieri politici? Potrebbe spiegarlo alle vedove in lutto, alle figlie e ai figli, mariti e parenti delle vittime di Coronavirus in tutto il mondo?

Quinto, nel suo Paese il popolo la sta mettendo in discussione, il suo potere sta crollando. Ha creato una Cina impenetrabile, non trasparente. Prima del Covid, la Cina era conosciuta come uno stato di sorveglianza, ora è uno stato di sorveglianza che ha infettato il mondo con una malattia mortale. Questa è la sua eredità politica.

La sua ambasciata dice che io non sono all’altezza della tradizionale amicizia fra i nostri popoli. Immagino che considera una grande amicizia quella in cui manda mascherine in giro per il mondo. Questa non è amicizia, la chiamerei imperialismo nascosto dietro un sorriso. Pianifica di rafforzare la Cina grazie ad una malattia che ha esportato. Non ci riuscirà: il Coronavirus prima o poi sarà la sua fine politica”.

La Cina ha replicato con una lettera aperta a Reichelt, negando le accuse e denigrando il “nazionalismo, pregiudizio e l‘ostilità contro la Cina” del giornale. La lettera dell’ambasciata cinese riporta: “Ho seguito le vostre notizie sulla pandemia di coronavirus in generale e sulla presunta responsabilità della Cina in particolare oggi. Indipendentemente dal fatto che consideriamo di cattivo gusto incolpare un Paese per una pandemia che sta colpendo tutto il mondo e poi presentare un esplicito resoconto di presunti debiti cinesi nei confronti della Germania, l’articolo ignora alcuni fatti essenziali. Notiamo che molti Paesi che ora stanno lottando con il COVID-19 hanno avuto il tempo di prepararsi per la diffusione transfrontaliera del patogeno dopo che la Cina ha riportato la sua epidemia all’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms)”.

Il governo tedesco ha chiesto alla Cina di essere trasparente. “Credo che più la Cina sarà trasparente sulla storia delle origini del virus, meglio sarà per tutto il mondo per imparare da essa”, ha detto la Cancelliera tedesca Angela Merkel.

Coronavirus, Giulio Tarro: “lockdown non ha senso, virus prolifera in spazi chiusi. Sole e mare sono antivirali, bisogna stare all’aperto”

Il Coronavirus e l’eparina, intervista al prof. Alessandro Mascitelli: “così ho scoperto che non è la polmonite a uccidere”

Condividi