Tornano ad essere buone le condizioni di visibilità su gran parte dell’Italia per osservare l’ormai famoso trenino di luci che attraversa il cielo. Scambiato dai più per UFO, è ormai assodato che si tratti dei satelliti Starlink con i quali Elon Musk punta a creare una megacostellazione. Questa sera, le opportunità migliori le avranno il Sud Italia e parte del Centro.
Per quanto riguarda il Meridione, ci sono 3 appuntamenti. Uno è alle 20:38 (gli orari possono variare di 10 minuti): bisognerà guardare da nord-ovest a sud-est e il passaggio durerà 4 minuti. Gli altri due (ma le condizioni di visibilità saranno peggiori) sono alle 20:51 (guardare a nord, durata 1 minuto) e alle 22:26 (guardare da nord-ovest a nord, durata 5 minuti). In Sicilia, città come Catania e Messina avranno la loro possibilità di osservare i satelliti con buone condizioni di visibilità alle 20:39: bisognerà guardare da nord-ovest ad est, il passaggio durerà 4 minuti.
Al Centro Italia, l’appuntamento è alle 20:38 per avere le condizioni migliori: si dovrà guardare da nord-ovest a sud-est per un passaggio di 4 minuti. Altre opportunità, ma con visibilità più scarsa, alle 20:50 (guardare a nord, 1 minuto) e alle 22:25 (da nord-ovest a nord, 5 minuti).
Al Nord, sarà solo parte del settore orientale a godere di buone condizioni di visibilità, in particolare il Friuli Venezia Giulia. Qui il momento migliore sarà alle 20:37 (da nord-ovest a sud-est, 4 minuti). Altri appuntamenti, ma condizioni peggiori, alle 20:48 (da nord-ovest a nord-est, 4 minuti) e alle 22:24 (da nord-ovest a nord, 6 minuti).
Tutte le zone che andremo ad elencare ora avranno scarse condizioni di visibilità per avvistare il passaggio dei satelliti.
Nella Sicilia occidentale, città come Palermo avranno un’opportunità alle 20:39 (da nord ad est, 3 minuti) e un’altra alle 22:26 (nord, 3 minuti).
In Sardegna, 3 orari: alle 20:38 (da nord ad est, 3 minuti), alle 22:12 (ovest, 3 minuti), 22:26 (nord, 2 minuti).
Per quanto riguarda il Nord-Ovest, gli orari sono 20:48 (da nord-ovest a nord-est, 4 minuti) e 22:24 (da nord-ovest a nord-est, 5 minuti).
Cosa sono i satelliti Starlink
Starlink è il nome della rete di satelliti che la compagnia SpaceX di Elon Musk sta sviluppando per fornire internet a basso costo in località remote. Anche se SpaceX spera di avere fino a 12.000 satelliti in questa megacostellazione, le dimensioni e la portata del progetto hanno turbato gli astronomi, che temono che gli oggetti luminosi in orbita interferiscano con le osservazioni dell’universo.
Invece che inviare segnali internet attraverso cavi elettrici, l’internet via satellite funziona trasportando le informazioni attraverso il vuoto dello spazio, dove viaggiano il 47% più veloce rispetto ai cavi in fibra ottica. L’attuale internet via satellite funziona utilizzando un grande velivolo che orbita 35.786km sopra un particolare punto della Terra. Ma a questa distanza, ci sono importanti ritardi nel ricevere e inviare dati. Essendo più vicini alla Terra e costituendo una rete insieme, i satelliti Starlink hanno lo scopo di trasportare grandi quantità di informazioni rapidamente in qualsiasi punto della Terra, persino sugli oceani e nelle località estremamente difficili da raggiungere. Musk ha affermato che i satelliti Starlink saranno in grado di fornire una moderata copertura quando circa 800 satelliti saranno operativi. Al momento, i satelliti messi in orbita per la costellazione sono 420.
Ostacolo alle osservazioni
La luminosità dei satelliti è stata una sorpresa per tutti, persino per la stessa SpaceX e per la comunità astronomica. Gli astronomi, infatti, hanno espresso molte preoccupazioni per le future immagini di telescopi molto sensibili mentre i radioastronomi temono l’interferenza delle antenne radio di Starlink. SpaceX ha affermato che lavorerà con le organizzazioni e le agenzie spaziali per mitigare gli effetti della sua megacostellazione. La compagnia ha tentato di porre rimedio alle preoccupazioni degli astronomi sugli effetti dei suoi satelliti nel cielo notturno. Così in uno dei due gruppi lanciato a gennaio 2020, un satellite, chiamato DarkSat, è stato dipinto con una verniciatura sperimentale parzialmente nera per ridurre la sua luminosità.