Si e’ concluso lo screening di massa di sieroprevalenza SARS-CoV-2 sulla popolazione di Castiglione D’Adda (Lodi) condotto dal dipartimento di Scienze biomediche e cliniche dell’Universita’ di Milano e diretto dal professor Massimo Galli e da Medispa, avviato lo scorso 18 maggio. Lo studio dimostra che il 22,6% della popolazione castiglionese che si e’ sottoposta al test, per l’esattezza 4.174 persone, e’ venuta a contatto con il virus.
I numeri dello studio di Castiglione dicono che gli anticorpi che testimoniano il contatto con il virus si trovano nel 9,1% dei bambini di 5 anni, nel 13,8% di positivita’ nei venticinquenni, nel 22,3% dei cinquantenni, nel 31,3% nei settantenni e in piu’ del 40% degli ultranovantenni. Lo screening ha evidenziato che gli anziani non solo si ammalano piu’ gravemente ma, probabilmente – sottolinea il professor Galli – sono anche piu’ suscettibili ad infettarsi. I bambini, invece, non solo sviluppano di regola sintomi meno gravi, ma potrebbero anche essere meno soggetti ad infettarsi dei vecchi. Il vero perche’ di queste differenze e’ oggetto di studio.
Per i prossimi mesi, conclude Galli, sara’ quindi importante “proteggere gli anziani e riconoscere e soffocare prontamente i focolai. E per i bambini piu’ prevenzione attraverso test e sorveglianza epidemiologica nelle scuole che distanziamenti difficili, se non impossibili, da realizzare”.