Il maltempo, ormai da ieri, sta piegando il Centro/Nord. Chicchi di grandine delle dimensioni di un uovo, trombe d’aria, temporali devastanti e persino neve non danno tregua in quella che possiamo chiamare la tempesta “ammazza-estate”. Dalle regioni del Nord e del Centro arrivano notizie di danni, feriti gravi e purtroppo un morto, una bimba di soli 3 anni.
Pioggia e grandine nel Torinese, neve al Sestriere
Nubifragi, grandinate e forti raffiche di vento stanno interessando da stamani la zona pedemontana della provincia di TORINO. Fra i centri abitati coinvolti ci sono Piossasco e Cumiana, verso il Pinerolese. Sul capoluogo si e’ abbattuto un temporale. Al Sestriere, in montagna, a circa 2.400 mt è caduta la neve.
Albero cade su tenda in un camping a Massa: morta una bimba, grave la sorellina
Due bambine, di 14 anni e 3 anni, sono state ricoverate in gravissime condizioni all’ospedale di Massa (Massa Carrara) per le ferite riportate nella notte, quando un albero, a causa del maltempo, è caduto sulla tenda dove dormivano con i loro familiari, in un campeggio a Marina di Massa (Massa Carrara). Sul posto sono intervenute le automediche del 118 e un’ambulanza, carabinieri e vigili del fuoco. È stato richiesto anche l’intervento dell’elisoccorso Pegaso che, però, non è potuto intervenire per il forte vento nella zona. Per la piccola, purtroppo, non c’è stato nulla da fare ed è morta nel corso della mattinata.
Tenta di recuperare il cane e cade nell’Ombrone, donna salvata dai pompieri
Alle 8 di questa mattina sono 15 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco del comando di Prato. Tre le squadre impegnate per chiamate legate al maltempo sulla provincia. Rami pericolanti e danni da acqua le richieste più frequenti, oltre a un ascensore rimasto fermo per un blackout e un principio di incendio di un impianto elettrico. Alle 8.10 una squadra della centrale, con personale specializzato nel soccorso acquatico, è intervenuta per il salvataggio di una donna finita nell’Ombrone, all’altezza del Ponte delle Cicogne nel Viale Unione Europea, a Prato. Caduta nel tentativo di recuperare il proprio cane, è stata recuperata, insieme all’animale, dalla squadra dei vigili del fuoco. Per entrambi non sono state necessarie cure sanitarie.
Proseguono le ricerche del 38enne disperso da ieri in località Lago Delio
Proseguono le ricerche di un comasco di 38 anni DISPERSO da ieri pomeriggio in località Lago Delio, a Maccagno con Pino e Veddasca, in provincia di Varese. L’uomo era uscito in cerca di funghi con un amico ma un torrente in piena lo ha travolto. Sul posto il Soccorso alpino, Stazione di Varese della XIX Lariana, i Vigili del fuoco e i carabinieri.
Anas, chiuso tratto statale 52/bis “Carnica”
La strada statale 52/bis “Carnica” e’ provvisoriamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni, dal km 22,500 localita’ Timau, nel territorio comunale di Paluzza (UD), fino al km 32,850 al Passo Monte Croce Carnico (al confine con l’Austria). Lo comunica l’Anas spiegando che l’interdizione al transito e’ a causa del Maltempo che – in particolare durante la tarda serata di ieri – ha colpito la regione riversando sulla sede stradale materiale fangoso e detriti. La riapertura al transito sara’ possibile non appena le condizioni meteo permetteranno l’esecuzione da parte di Anas di un intervento di pulizia del piano viabile e rimozione definitiva del materiale presente sulla sede stradale.
Coldiretti Veneto: danni incalcolabili, si allunga la lista delle zone colpite
Il vortice d’aria ha strappato le reti protettive e fatto volare tetti e le tegole di stalle e ricoveri. Centinaia le viti sradicate e le piante da frutto spezzate. Per gli agricoltori veneti questo disastro si aggiunge alla devastazione della settimana scorsa mentre si allunga la lista dei danni e quella dei comuni colpiti dal maltempo che perdura ancora: lo denuncia Coldiretti Veneto in una nota. Dopo le prime segnalazioni nel veronese – prosegue l’organizzazione – con reti antigrandine divelte nelle stesse campagne già interessate dal precedente nubifragio per il quale ancora non si è conclusa la rilevazione dei danni, la perturbazione si è spostata a Lugana e Colognola ai Colli caricandosi di nubi e provocando trombe d’aria a Montecchia di Crosara, Fagnana e Roncolevà. In questa zona raffiche di vento hanno scoperchiato edifici, annessi rustici facendo volare serre ed impianti di protezione di vigneti e frutteti. La furia del tempo passando nella bassa padovana, non ha risparmiato l’Altopiano di Asiago con grandine e bombe d’acqua fino a valle verso Arzignano, Thiene e Malo nel vicentino. A farne le spese intere coltivazioni di soia e mais, orticole in pieno campo e strutture agricole. Danni anche nel trevigiano lungo la fascia del Grappa a Vittorio Veneto, Fregona fino a Belluno dove la tempesta è caduta con chicchi grossi come uova nella zona di Vodo, a Sedico, Sospirolo e Feltre.
Il bilancio qui – prosegue Coldiretti Veneto – si fa ancora più drammatico con la presenza di frane e smottamenti e la possibile evacuazione degli abitanti della località di Peajo. Chiuse alcune strade per accumulo di detriti sull’asfalto. I tecnici di Coldiretti sono impegnati in ogni provincia con rilevazioni e monitoraggi un lavoro di denunce senza fine. Operative anche le squadre di volontari in soccorso a famiglie e cittadini coinvolti nel disastro ambientale con alberi abbattuti, allagamenti nei centri urbani e abitazioni compromesse. Gli eventi estremi di questa estate 2020 – evidenzia la Coldiretti – sono il risultato dell’enorme energia termica accumulata nell’atmosfera in un anno che è stato fino adesso di oltre un grado (+1,01 gradi) superiore alla media storica classificandosi in Italia al quarto posto tra i più bollenti dal 1800, sulla base dell’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr relativi ai primi sette mesi dai quali si evidenzia anche la caduta del 30 per cento di pioggia in meno nonostante gli ultimi nubifragi che hanno colpito il nord Italia che evidenziano una progressiva tendenza alla moltiplicazione degli eventi estremi. I forti temporali con precipitazioni intense provocano danni poiché – spiega la Coldiretti – i terreni non riescono ad assorbire la pioggia che cade violentemente e scardina i campi provocando frane e smottamenti.