Previsioni Meteo Ottobre 2020 – Anche l’ultimo aggiornamento del modello europeo, in riferimento alla possibile evoluzione di massima per il mese di ottobre prossimo, conferma una tendenza a un tempo mediamente instabile, oltre che su buona parte dell’Europa centro occidentale, anche su buona parte del Mediterraneo, Italia compresa. L’indicazione più determinante in questo senso, viene dal l’accoppiata index teleconnettivi, AO/NAO, le cui proiezioni elaborate dal Centro di Reading, indicano chiaramente una tendenza a collocazione dapprima in territorio neutro, poi dichiaratamente negativo dei due indici. Nella sostanza, estrapoliamo, dalle due proiezioni, che la circolazione atlantica non sarebbe affatto tesa, anzi piuttosto rilassata al punto da permettere frequenti e persistenti cavi d’onda di matrice subpolare in azione tra l’Oceano e l’Europa centro occidentale.
Stando alle simulazioni bariche prevalenti sul lunghissimo periodo, appunto a 30/40 giorni circa, sempre del medesimo modello europeo ECMWF, l’anomalia depressionaria prevalente e con nucleo instabile principale abbastanza ricorrente, dovrebbe riguardare i settori centrali europei, tra Francia, Germania e Nord Italia, fino anche ai settori centro meridionali del Regno Unito. Tuttavia, gran parte del continente, eccetto i settori scandinavi e quelli dell’ estremo oriente, sarebbe in balia di una circolazione instabile oceanica, responsabile ti rovesci e temporali diffusi. Parliamo naturalmente di anomalia barica, non di configurazione dominante, significando ciò che potranno esserci anche fasi in cui, sulle medesime aree centro occidentali europee, potrebbero transitare temporanei promontori di alta pressione e portare qualche giornata senz’altro di tempo più asciutto e soleggiato, ma anche che le correnti instabili potrebbero essere ricorrenti e, se non dominanti, certamente prevalenti. In un contesto circolatorio di questo tipo, tutta l’Italia sarebbe esposta a perturbazioni atlantiche, con piogge abbastanza diffuse da Nord a Sud, ma probabilmente i settori settentrionali, quelli del medio e alto Tirreno e le aree meridionali in genere, potrebbero vederne di più e anche di più consistenti. Forse piogge un po’ meno ricorrenti sul Centro Est dell’Emilia Romagna, sul Medio e alto Adriatico e sull’Appennino centrale.