Nuovo DPCM, Conte spiega i motivi delle restrizioni: “Senza queste misure la curva è destinata a sfuggirci di mano”

Il premier Giuseppe Conte ha precisato che "quel Dpcm" varato domenica "è nato da un lungo confronto tra tutte le forze di maggioranza"
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Ora e’ il momento della responsabilita’. La politica – e questo vale soprattutto per chi e’ al governo – deve saper dar conto delle proprie scelte ai cittadini, assumersi la responsabilita’ delle proprie azioni e non soffiare sul fuoco del malessere sociale per qualche percentuale di consenso nei sondaggi“: lo ha spiegato, in un intervento sul Fatto Quotidiano, il premier Giuseppe Conte, precisando che “quel Dpcm” varato domenica “e’ nato da un lungo confronto tra tutte le forze di maggioranza, rappresentate dai rispettivi capi-delegazione” e “queste misure non sono in discussione” ma che “piuttosto vanno spiegate a una popolazione in sofferenza, che legittimamente chiede di capire i motivi delle scelte del governo“.

Non abbiamo deciso queste chiusure indiscriminatamente. Tutte le misure messe in campo rispondono alla necessita’ di tenere sotto controllo la curva dei contagi” e attraverso smart working e didattica a distanza “puntiamo a ridurre momenti di incontri e soprattutto l’afflusso nei mezzi di trasporto durante il giorno, perche’ sappiamo che e’ soprattutto li’ che si creano affollamenti e quindi occasioni di contagio” pertanto “andava decongestionato il sistema del trasporto pubblico agendo su scuola e lavoro e altre occasioni di uscita come lo sono l’attivita’ sportiva in palestre e piscine“.

Abbiamo ridotto tutte le occasioni di socialita’ che spingono le persone a uscire nelle ore serali e a spostarsi con i mezzi pubblici. Uscire la sera per andare al ristorante, cinema o teatro significa prendere mezzi pubblici o taxi, fermarsi prima o dopo in una piazza a bere qualcosa o a incontrarsi con amici abbassando la propria soglia di attenzione e creando assembramenti” e, dunque, “ecco perche’ abbiamo sospeso le attivita’ di ristoranti, cinema e teatri. Cosi’ si e’ meno incentivati a uscire di casa“.
Diminuendo le occasioni di socialita’, abbassiamo anche il numero di contatti che ognuno di noi puo’ avere, rendendo cosi’ piu’ facile fare i tracciamenti nel caso in cui una persona risulti positiva. Senza queste misure la curva e’ destinata a sfuggirci di mano“. Pertanto “ora e’ il momento di mettere il Paese in sicurezza, evitando la diffusione del contagio e il rischio di non riuscire a garantire cure e ricoveri adeguati e di non riuscire a preservare il tessuto economico e produttivo“.

Siamo tutti pienamente consapevoli delle ricadute economiche di queste misure, delle difficolta’ a cui molti cittadini italiani vanno incontro” ma “proprio per questo oggi approviamo un decreto importante con ingenti risorse che ci permette di ristorare tutte queste persone, di dare loro in maniera rapida e diretta risorse per colmare le perdite dovute alle chiusure. Saranno soldi certi e rapidi“.

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