Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.4 ha colpito la pianura Padana alle 15:36, con epicentro a Salizzole, in provincia di Verona. La scossa si è verificata ad appena 9.4km di profondità, precisamente tra Isola della Scala, Pellegrina, Erbè, Sorgà, Nogara, Bionde, Tarmassia, Bovolone. Nella stessa area, alle 14:02 s’era già verificato un sisma di magnitudo 3.4 e poi un altro di magnitudo 2.8 alle 14:44.
Tantissima paura in tutto il Veneto, in Lombardia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, tutte aree in cui la forte scossa in Croazia di stamattina si era già avvertita molto distintamente. Molta gente è fuggita dalla propria abitazione, in corso le verifiche per eventuali danni.
Decine di chiamate alla sala operativa dei Vigili del Fuoco, ma nessuna segnalazione di danni, in seguito alle tre scosse di terremoto registrate nel primo pomeriggio nel Veronese. Le chiamate si sono intensificate in particolare dopo la terza scossa, più forte delle altre. Si è trattato comunque di richieste di informazioni, e non di segnalazioni di danni a persone o cose.
Non risultano danni e feriti
A seguito del terremoto, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile è in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile. Dalle verifiche non risultano danni e feriti. L’evento sismico – con epicentro localizzato tra i comuni di Salizzole, Isola della Scala ed Erbè, in provincia di Verona – risulta avvertito dalla popolazione.
Assessore Veneto: “Nessuna segnalazione di danni”
“Stiamo monitorando costantemente la situazione. Al momento le scosse di terremoto che hanno interessato la provincia di Verona sono state tre. Sono personalmente in costante contatto con l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste, con il quale la Regione e’ convenzionata per il monitoraggio, e con il Direttore Interregionale dei Vigili del Fuoco. Confermo che per ora non ci sono giunte segnalazioni di danni“. Cosi’ l’assessore alla Protezione Civile del Veneto, Gianpaolo Bottacin, fa il punto della situazione a seguito dell’evento sismico che ha interessato un’area della provincia di Verona. “Il sistema di Protezione Civile del Veneto – prosegue in una nota Bottacin – rimane preallertato con tutti i suoi volontari per qualsiasi evenienza”.
Riguardo al sisma in Croazia “contrariamente a quanto appariva nei primi momenti sembra che non sia necessaria l’attivazione della missione internazionale di supporto. Ho sentito il Capo della Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli e gli ho ribadito la nostra totale disponibilita’ a intervenire anche per attivita’ ‘Usar’ di ricerca di persone sepolte sotto le macerie. Tramite Arpav stiamo anche precauzionalmente ponendo la massima attenzione alla rilevazione di eventuale radioattivita’, al momento assente, in relazione alla centrale nucleare di Krsko. Abbiamo contattato anche l’Isin, che e’ in contatto con la Autorita’ di Sicurezza Nucleare della Slovenia per Krsko. Anche da questa autorevole fonte – conclude – si escludono rilasci di sostanze radioattive“.
Fontana: “Scosse avvertite in Lombardia, Protezione civile in allerta”
“Sono state avvertite fino in Lombardia sia la forte scossa di terremoto 6.3, che nel suo epicentro in Croazia ha causato diversi danni, che le seguenti e più lievi nel Veneto, in provincia di Verona. La nostra Protezione Civile è in allerta per mettersi a disposizione nel caso ve ne fosse bisogno”. Lo ha scritto su Facebook il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. “Rivolgo la vicinanza della Lombardia alle popolazioni colpite dal sisma“, ha aggiunto il governatore.