Se è vero che siamo ancora con il calendario alla metà di febbraio, è anche vero che l’atmosfera che si respira in queste giornate ha il sapore di una primavera che sembra iniziata ormai da parecchi giorni. I cieli si presentano ovunque azzurri, l’aria è terza, anche la luce di mezzogiorno sembra forte ed abbagliante più del solito.
Se diamo poi un’occhiata alle temperature massime, ci accorgiamo che, a metà giornata, molte località si trovano oltre i +15°C. Colpiscono i valori massimi di alcune località del Nord che segnano anche +18°C sia in Piemonte che in Veneto, il che la dice lunga. Notevolissimi i +18°C di Udine, i +17°C di Vicenza e Merano, i +16°C di Milano. Ma è normale tutto ciò? Si direbbe proprio di no.
Ed i fatti di cronaca delle ultime ore ci darebbero, purtroppo, anche ragione…
Il grave incidente di questa mattina che ha determinato 4 vittime a Gressoney a seguito del crollo di una parete ghiacciata è avvenuto alle ore 11 con una temperatura di +10,9°C. Se si considera che ci si trova In Valle d’Aosta e in alta quota, ci si rende ampiamente conto che il clima è ampiamente fuori stagione.
Il richiamo con la valanga di Rigopiano è immediato, anche se, occorre precisarlo, i fattori che hanno determinato l’incidente di oggi sono profondamente diversi. A Rigopiano si è trattato di una valanga causata da un eccesso di Neve, oggi invece da un effetto che, assai probabilmente, potrebbe essere legato al forte rialzo termico di questi giorni. Un effetto apparentemente opposto.
Rigopiano e Grassoney appaiono però legate da un filo conduttore comune.
Entrambi questi incidenti sono state determinati da condizioni meteorologiche estreme, un eccesso di neve, di freddo e di vento per Rigopiano, temperature molto oltre la media del periodo per quella odierna di Gressoney.
Ciò che si evidenzia e che lega purtroppo i due eventi, è il ripetersi di condizioni estreme: non fa differenza se si tratta di troppo caldo o di troppo freddo.
In entrambi i casi è proprio l’eccesso che causa l’incidente.
E questo colpisce, anche perché, almeno nel caso di Gressoney, stona proprio con la stagione.