Il governo dei ricchissimi e ambiziosi Emirati Arabi Uniti ha presentato al pubblico mondiale, nei giorni scorsi, un progetto straordinario. Si chiama “Mars Science City” e sarà una città marziana realizzata sulla Terra, nel cuore del deserto, per simulare al 100% le condizioni atmosferiche marziane. Costo: oltre 500 milioni di Dirham degli Emirati Arabi, cioè 115 milioni di euro. La città marziana nel deserto degli Emirati sorgerà su un’area di 1,9 milioni di metri quadrati, e sarà la più grande area di simulazione spaziale mai costruita sulla Terra: fornirà un modello molto realistico rispetto alle reali condizioni atmosferiche di Marte.
Il progetto è stato presentato dallo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktum, attuale Primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti nonché emiro di Dubai, e da Mohammed bin Zayed Al Nahyan, Principe ereditario e ministro della difesa di Abu Dhabi, durante le riunioni annuali del governo: all’interno della nuova città marziana nel cuore del deserto, rinchiusa in grandi cupole che ricreeranno l’atmosfera marziana, ci saranno anche laboratori per il cibo, per l’energia e per l’acqua, nonché ampi spazi per test agricoli e studi sulla sicurezza alimentare in vista di un’eventuale colonizzazione del pianeta Rosso, che gli Emirati Arabi Uniti hanno programmato per il prossimo secolo con il programma “Mars 2117” che inizierà con il lancio della prima sonda tra tre anni, nel 2020 e prevede la costruzione del primo insediamento umano su Marte entro appunto i prossimi 100 anni.
All’interno della città ci sarà anche un polo scientifico e un museo con una mostra permanente sui più grandi successi spaziali dell’umanità, con aree educative e di formazione riservate ai bambini e ai ragazzi, studenti, con l’intenzione di stimolare e ispirare in loro la passione per l’esplorazione e la scoperta spaziale.
Le pareti del museo saranno stampate in 3D utilizzando la sabbia del deserto degli Emirati. Il progetto è molto ambizioso e simulerà il terreno rosso di Marte, l’ambiente duro con l’isolamento del calore e delle radiazioni tramite apposite cupole di materiali particolarissimi, volti a ricreare all’interno del deserto proprio le condizioni di vita del pianeta rosso. Gli Emirati Arabi Uniti intendono adesso attirare le migliori menti scientifiche di tutto il mondo per sviluppare i migliori studi possibili dentro questa grande città-laboratorio, dove si prevede di isolare una comunità di scienziati per un anno intero, con la speranza che possa essere un modello di riferimento per il futuro, sostenendo la vita in un ambiente planetario ostile. L’obiettivo è duplice: ci si attende, infatti, risultati molto importanti anche per le sfide globali tutte terrestri, come la sicurezza alimentare, la fornitura di energia e la distribuzione dell’acqua, tramite appositi esperimenti che porteranno all’innovazione per l’autosufficienza nei tre settori fondamentali, cioè acqua, cibo ed energia. La struttura della Mars Science City sarà l’edificio più sofisticato del mondo, con diverse cupole e avveniristiche strutture che faranno da sostegno ai materiali che dovranno isolare l’area simulando le condizioni marziane. Un team di scienziati, ingegneri e progettisti dell’emiro, guidato da una squadra del centro spaziale Mohammed bin Rashid e dal Comune di Dubai, eseguirà il progetto in collaborazione con gli architetti di fama internazionale del gruppo Bjarke Ingels.
Lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktum ha affermato che “gli Emirati Arabi Uniti cercano di alimentare gli sforzi internazionali per sviluppare tecnologie che diano benefici all’umanità e che stabiliscano il fondamento per un futuro migliore. Pensiamo alle prossime generazioni e vogliamo consolidare la nostra leadership per la scienza, contribuendo a migliorare la vita sulla Terra e a sviluppare soluzioni innovative a molte delle nostre sfide globali. Gli Emirati Arabi Uniti sono un grande Paese con una visione a 360° e un’attenta comprensione alle sfide che affrontiamo, dai cambiamenti climatici agli altri temi caldi del mondo in cui viviamo. Crediamo nelle potenzialità dell’esplorazione spaziale e vogliamo collaborare con partner globali per sfruttare i risultati delle nostre ricerche nel modo migliore. Il nuovo progetto è un altro passo avanti per tutto il movimento scientifico globale: cerchiamo di dare un esempio e una motivazione a partecipare e contribuire al grande passo dell’umanità che si muove verso lo Spazio“.
Lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan ha concluso l’incontro esprimendo “grande fiducia nelle nostre squadre di lavoro nazionali che con l’Emirates Mars Mission dimostrano ogni giorno quanto la nostra gioventù sia affidabile e capace di raggiungere le grandi ambizioni nazionali“.
Dagli Emirati arriva uno stimolo straordinario alla comunità scientifica internazionale, e un investimento strategico per i futuri passi dell’esplorazione spaziale.