La bellissima fontana di Trevi romana è stata nuovamente oltraggiata dall’artista Graziano Cecchini che, esattamente come 10 anni fa, ha sversato nell’acqua della vernice rossa, eludendo i controlli in piazza. Il blitz “artistico” e’ avvenuto nel primo pomeriggio, tra le centinaia di turisti intenti a farsi immortalare davanti alla fontana. Cecchini e’ riuscito ad eludere la sorveglianza della della piazza e a salire sul monumento da dove ha poi sversato in acqua parte del liquido rosso che aveva con se’. Prima che riuscisse a rovesciare l’intero contenuto pero’ e’ stato bloccato dai vigili urbani in servizio sul posto. Agli agenti ha spiegato le ragioni del suo gesto, ribadite poi in un comunicato stampa in cui denuncia lo stato di torpore che vive la città.
Un atto ritenuto da tutti vandalico, ma giustificato dallo stesso artista attraverso un comunicato:
“Roma – scrive – è sempre stata lo specchio del Paese e oggi Roma è spenta, addormentata in mezzo alla sua sporcizia e alla sua corruzione. Oggi Roma ha bisogno di reagire, di svegliarsi da questo torpore e gridare ‘non ci sto più. A 10 anni di distanza ripeto la mia performance per tentare di scuotere gli animi – continua -, accetto il rischio di alzare la voce io per tutti coloro che pensano che ‘non serve più’, ‘non serve a nulla’. Fontana di Trevi torna a tingersi di rosso per gridare che Roma non è morta, che è viva e che è pronta ad essere la Capitale dell’arte, della vita, della rinascita“.
Cecchini è stato ora denunciato per interruzione di pubblico servizio e per imbrattamento.
Il comandante dei vigili urbani, Diego Porta, intervenuto sul posto per verificare quanto accaduto ha commentato: “Il personale della polizia locale è subito intervenuto e siamo riusciti a limitare i danni – ha detto -. Cecchini è stato bloccato in flagranza di reato e portato nei nostri uffici. Verrà denunciato all’autorità giudiziaria sia per procurato allarme che per imbrattamento, reati che prevedono una pena da sei mesi a tre anni”.
“Azioni del genere denotano ignoranza e totale assenza di senso civico”, ha commentato il Vicesindaco di Roma Luca Bergamo.
Sul posto sono intervenuti i restauratori, accompagnati dal sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce. “E’ ancora presto per fare una stima del danno – ha spiegato ai cronisti -, ma credo che il danno maggiore sia quello di immagine nei confronti della citta’. Ora saranno fatte le analisi per capire il tipo di pigmento che e’ stato usato e per capire quale sia il danno materiale. Comunque l’intervento immediato degli agenti della polizia locale, poi dei restauratori e del personale Acea hanno permesso di contenere quello che poteva essere il rischio, grazie anche alla sala di monitoraggio che ha ripreso tutto l’episodio“. Un gesto provocatorio arrivato proprio nel giorno in cui sui social e’ spuntata una pagina dedicata ad un documentario dedicato proprio a Cecchini. Si chiama “Rossotrevi – due volte nella storia” e racconterà le performance dell’artista in dieci anni di “carriera“. La firma e’ del giovane Marco Gallo, che anche oggi ha immortalato, camera alla mano, l’ennesimo blitz ‘futurista’. Per ora Fontana di Trevi resta chiusa al pubblico, con i turisti costretti ad andare via, ancora con la monetina in mano.