Anche in Marocco quest’anno si è visto un inverno d’altri tempi. Copiose piogge durante i mesi invernali hanno riempito i torrenti i quali scendono dai monti dell’Atlante e secondo gli anziani era da almeno 40 anni che non li si vedeva scorrere a valle così carichi d’acqua e fango.
Anche sulle alture dell’Atlante le neve è caduta copiosa ed è ben visibile ancora ora (ndr.Marzo 2010) dalle pianure che contornano la catena montuosa più alta del nord Africa. Il sistema montuoso si entende dalla Tunisa al Marocco per ben 2.400 km e divide il deserto del Sahara dalle fertili pianure del Marocco occidentale. La vetta più alta è il Jbel Toukcal che raggiunge i 4.165 mslm, un altezza notevole a tal punto da avere intorno alla cima nevai con permanenza di neve tutto l’anno. La base ideale per le ascensione della vetta è Marrakech a poco più di due ore e mezza di volo dall’Italia. Sicuramente ciò che colpisce l’occhio del visitatore è abbastanza diverso dall’immagine che ci lega all’Africa; colpiscono le pianure lussureggianti di agrumeti e oliveti e lo sfondo delle alte vette innevate. Assolutamente un paesaggio meditarraneo, ma a tratti anche alpino.
Risalendo le pendici dell’Atlante, partendo dalla colorata Marrakech, ci si addentra in un mondo d’altri tempi. Villaggi sperduti dove il tempo pare si sia fermato e dove la calorisità della gente è anch’essa d’altri tempi, a tratti commovente. I bimbi giocano ancora per le mulattiere e i mezzi di trasporto sono ancora legati alla tradizioni contadine. L’energia elettrica non ha ancora raggiunto tutte i villaggi dell’Atlante e dove è arrivata è solo da pochi mesi. Sembra incredibile di come a poche ore di distanza dall’Italia ci sia ancora un mondo che sostanzialmente è la fotocopia del nostro paese sul finire della seconda guerra mondiale. Il Marocco è sicuramente il paese delle contraddizioni, villaggi sperduti e persi nella notte dei tempi, ma zone costiere assolutamente al passo coi tempi e servizi di ottima qualità per il turismo marinaro. A parere personale, la vera anima del Marocco è però racchiusa sulle cime dei monti che guardano alle colonne d’ercole e all’Europa e dove, per ora, pare si stiano ancora conservando le radici e i ritmi di vita dei paesi mediterranei. Il Marocco è un viaggio interiore che può far scaturire mille sensazione ed emozioni sulla scia degli storici film di Gabriele Salvatores. Sostanzialmente questa terra è uno scrigno di segreti per il quale resta la domanda se tutto ciò sia anacronistico, oppure se sia compito di questi montanari custodire la vera dell’anima del Mediterraneo. A voi la risposta.
Di seguito un reportage realizzato per Meteoweb fra i mercati della città di Marrakech e la Valle del Zat, lungo le valli dell’Atlante.
Anche sulle alture dell’Atlante le neve è caduta copiosa ed è ben visibile ancora ora (ndr.Marzo 2010) dalle pianure che contornano la catena montuosa più alta del nord Africa. Il sistema montuoso si entende dalla Tunisa al Marocco per ben 2.400 km e divide il deserto del Sahara dalle fertili pianure del Marocco occidentale. La vetta più alta è il Jbel Toukcal che raggiunge i 4.165 mslm, un altezza notevole a tal punto da avere intorno alla cima nevai con permanenza di neve tutto l’anno. La base ideale per le ascensione della vetta è Marrakech a poco più di due ore e mezza di volo dall’Italia. Sicuramente ciò che colpisce l’occhio del visitatore è abbastanza diverso dall’immagine che ci lega all’Africa; colpiscono le pianure lussureggianti di agrumeti e oliveti e lo sfondo delle alte vette innevate. Assolutamente un paesaggio meditarraneo, ma a tratti anche alpino.
Risalendo le pendici dell’Atlante, partendo dalla colorata Marrakech, ci si addentra in un mondo d’altri tempi. Villaggi sperduti dove il tempo pare si sia fermato e dove la calorisità della gente è anch’essa d’altri tempi, a tratti commovente. I bimbi giocano ancora per le mulattiere e i mezzi di trasporto sono ancora legati alla tradizioni contadine. L’energia elettrica non ha ancora raggiunto tutte i villaggi dell’Atlante e dove è arrivata è solo da pochi mesi. Sembra incredibile di come a poche ore di distanza dall’Italia ci sia ancora un mondo che sostanzialmente è la fotocopia del nostro paese sul finire della seconda guerra mondiale. Il Marocco è sicuramente il paese delle contraddizioni, villaggi sperduti e persi nella notte dei tempi, ma zone costiere assolutamente al passo coi tempi e servizi di ottima qualità per il turismo marinaro. A parere personale, la vera anima del Marocco è però racchiusa sulle cime dei monti che guardano alle colonne d’ercole e all’Europa e dove, per ora, pare si stiano ancora conservando le radici e i ritmi di vita dei paesi mediterranei. Il Marocco è un viaggio interiore che può far scaturire mille sensazione ed emozioni sulla scia degli storici film di Gabriele Salvatores. Sostanzialmente questa terra è uno scrigno di segreti per il quale resta la domanda se tutto ciò sia anacronistico, oppure se sia compito di questi montanari custodire la vera dell’anima del Mediterraneo. A voi la risposta.
Di seguito un reportage realizzato per Meteoweb fra i mercati della città di Marrakech e la Valle del Zat, lungo le valli dell’Atlante.
Catena dell’Atlante (Wikipedia)
Marrakech (Google Maps)MARRAKECH
VALLE DELLO ZAT (ATLANTE)
Fotografie di Giuseppe Cutano e Simone Degiorgis