A Mosca e in Russia, dopo il grande caldo della scorsa estate, è allarme per gelo e neve: le foto
a cura di Redazione MeteoWeb
Come dimenticare l’allarme caldo e incendi che nella scorsa estate ha attanagliato la Russia, tenendo col fiato sospeso gran parte d’Europa? Le fiamme hanno bruciato migliaia di ettari di foreste, centinaia di persone sono morte con migliaia di capi di bestiame, e in tanti hanno visto bruciare le case dei loro antichi villaggi.
Le temperature si sono mantenute per quasi un mese tra 3 e 5 gradi al di sopra delle medie del periodo e poi, con il ritorno del consueto fresco di fine stagione, nelle steppe della Russia Europea si sono scatenati fenomeni meteorologici davvero estremi, da far invidia a quelli delle pianure Americane.
Adesso, però, dopo pochi mesi, la Russia e Mosca vivono un’emergenza sempre legata alle condizioni meteorologiche, ma stavolta di carattere diametralmente opposta. A far paura, ora, sono neve e gelo.
Per il secondo giorno consecutivo l’aeroporto internazionale Domodedovo di Mosca ha subito blocchi e ritardi: oltre 200 voli sono stati cancellati e migliaia di passeggeri inferociti hanno cercato di dare l’assalto all’area del controllo doganale, ma hanno solo saputo che le difficoltà continueranno e che ci vorranno “almeno” altri due giorni perchè il traffico torni alla normalità.
Decine di voli sono stati cancellati anche nell’altro aeroporto internazionale di Mosca, Cheremetievo.
Nella Capitale, diverse linee del trasporto pubblico sono rimaste bloccate per il gelo e le strade gelate hanno causato cadute e incidenti: nelle ultime 24 ore negli osepdali sono arrivati 1.300 feriti.
Disagi anche per l’energia elettrica: circa 100.000 persone sono senza corrente.
Nel week-end di Natale, a Mosca s’è verificato il fenomeno del gelicidio: un fronte caldo proveniente da sud/ovest ha portato abbondanti precipitazioni con la risalita di masse d’aria decisamente miti su strati molto più freddi resistenti al suolo. La pioggia, cadendo sciolta già alle quote medio/alte, s’è congelata nei bassi strati e s’è depositata sul terreno sottoforma di ghiaccio, visto che in città la temperatura non ha comunque mai superato i -4°C.
Davvero eloquenti le immagini che ci arrivano proprio da Mosca: