A cura di redazione Meteoweb
E’ al Lago Trasimeno il primo rifugio per tartarughe d’acqua abbandonate, ospitato dal Centro ittiogenico di Sant’Arcangelo e di proprieta’ della Provincia di Perugia.
“Del resto – riferisce una nota dell’Ente – neppure le testuggini sfuggono al pericolo dell’abbandono, soprattutto quando raggiungono taglie inaspettate ed iniziano a creare qualche inconveniente di troppo ai padroni”. Cosi’ il Centro ospita un centinaio di tartarughe delle specie Trachemys scripta elegans, Trachemys scripta scripta, Graptemys kohni ed altre ancora, rivenute in laghi e fiumi del territorio umbro dove sono stati precedentemente abbandonate, perche’ cresciute e divenute ingombranti. “In questo modo – spiega il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi – la struttura, nata originariamente per la riproduzione di novellame, si specializza ulteriormente e si arricchisce di nuove eccellenti funzioni”. La detenzione di giovani tartarughe acquatiche di varie specie come animali da compagnia “e’ pratica comune – riferisce l’esperto ittiologo della Provincia Mauro Natali – ma spesso l’acquirente non si rende conto della taglia che raggiungono in pochi anni, se allevate correttamente, e dei problemi che ne possono derivare. E’ purtroppo quindi frequente l’abbandono, ma trattandosi di specie esotiche questo puo’ essere causa di danni ambientali” L’impegno della Provincia di Perugia, attraverso il personale del Centro ittiogenico, nel prelevare e custodire gli esemplari abbandonati, va avanti da alcuni anni e viene svolto in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato. Le tartarughe del Centro vivono in una grande vasca all’aperto nei mesi estivi ed in inverno in una apposita vasca all’interno di una camera coibentata dove, grazie ad un impianto di filtraggio e riciclaggio dell’acqua e ad apposite lampade a raggi infrarossi per il riscaldamento, trascorrono i mesi piu’ freddi. Sono inoltre soggette ad una assistenza veterinaria specializzata periodica per la cura di quelle che inevitabilmente si ammalano o arrivano al Centro con traumi di vario tipo.(AGI)