Ne parlano anche all’estero, ma forse in Italia non è stato dato ampio spazio a tal punto che ho scoperto questo spettacolo della natura, ricevendo una mail da un’amico francese.
Siamo in Piemonte e precisamente a Antrona Schieranco, un piccolissimo comune della provincia di Verbania. Ci troviamo lungo il torrente Ovesca, tributario del Toce, nella Valle Antrona. A 2.250 m, in questa ridente vallata ai confine con la Svizzera, si trova lo sbarramento artificiale del Lago Cingino.
Cosa appare agli occhi dei visitatori? Stambecchi golosi che sfidano la natura ed in particolare la gravità.
Aggrappati alle pareti della diga alta quasi 49 metri, sembra possano precipitare da un momento all’altro data la pendenza impossibile. Invece, questi grossi bovidi sono semplicemente alla ricerca di sale, minerale che trovano in natura sotto forma di salnitro, presente in quantità insufficiente nella dieta da pascolo. Questi erbivori, il cui habitat sono le praterie d’alta quota e le pareti rocciose, riescono a scalare il muro della diga grazie soprattutto agli zoccoli larghi ed elastici che fanno presa come una tenaglia nelle fessure della roccia.
Possiamo affermare come questo sia un tipico esempio di adattamento, nonostante le azioni invasive dell’uomo.
Ampia diffusione alla notizia è stata data dai giornali esteri come ad esempio il The Guardian.
Di seguito alcuni video: