A cura di redazione Meteoweb
Le stelle sono molto piu’ abbondanti del previsto e, con esse, aumenta improvvisamente anche il potenziale numero dei pianeti, compresi quelli in grado di ospitare la vita.
A far impennare il numero delle stelle sono le nane rosse, il cui numero risulta triplicato. Lo ha scoperto la ricerca pubblicata online su Nature e condotta dall’astronomo Pieter van Dokkum, dell’universita’ di Yale, utilizzando l’osservatorio Keck, nelle Hawaii.
Le piccole nane rosse sono le stelle piu’ comuni nell’universo: basti pensare che costituiscono il 67,5% delle stelle presenti nella Via Lattea.
A sorpresa, si sono rivelate estremamente prolifiche. Finora questa loro caratteristica era sfuggita perche’ le loro dimensioni ridotte (con una massa pari al 10%-20% rispetto a quella del Sole) hanno reso difficile individuarle nelle galassie piu’ lontane. Adesso gli astronomi le hanno osservate in otto grandi galassie ellittiche che si trovano ad una distanza dalla Via Lattea compresa fra 50 milioni e 300 milioni di anni luce.
’’Nessuno sapeva quante fossero queste stelle’’, ha osservato van Dokkum. I ricercatori hanno scoperto che nelle galassie ellittiche le nane rosse sono ancora piu’ abbondanti che nella Via Lattea: almeno il 20% piu’ numerose. ’’In genere assumiamo che le altre galassie siano simili alla nostra’’, ma a torto, ha osservato un altro autore della ricerca, Charlie Conroy, del centro per l’Astrofisica Harvard-Smithsonian. ’’La scoperta – ha aggiunto – potrebbe avere un impatto ancora maggiore nella nostra comprensione della formazione e dell’evoluzione delle galassie’’. Inoltre, il fatto che ci siano piu’ stelle fa aumentare le probabilita’ che esistano piu’ pianeti e che alcuni di questi potrebbero ospitare forme di vita.
A suggerire l’ipotesi e’ il fatto che il pianeta che attualmente risulta il candidato migliore ad ospitare la vita, chiamato Gliese 581, orbita attorno ad una nana rossa. ’’Potrebbero esserci miliardi di miliardi di pianeti simili alla Terra in orbita attorno alle nane rosse’’, ha osservato van Dokkum. L’eta’ media di queste stelle e’ infatti di circa 10 miliardi di anni: abbastanza per consentire l’evoluzione della vita.(ANSA)
