A cura di redazione Meteoweb
La stima e’ di Thomas Bogdan, del Centro previsioni di Meteorologia spaziale dell’Ente americano per gli oceani e l’atmosfera (Noaa). ’’Quella della settimana scorsa e’ stata la piu’ grande eruzione solare degli ultimi quattro anni e ha segnato la ripresa dell’attivita’ solare, ma non e’ stata di per se’ un’eruzione eccezionale’’, ha detto Bogdan nel convegno dell’Accademia americana per l’avanzamento delle Scienze (Aaas) che si chiude oggi a Washington. L’attivita’ attuale del Sole non ha, insomma, nulla a che vedere con la piu’ violenta tempesta solare mai registrata: ’’e’ avvenuta nel 1859 ed e’ stata una supertempesta a tutti gli effetti. Se avvenisse oggi provocherebbe un blackout globale nelle comunicazioni e nella rete elettrica, con danni calcolabili in 2.000 miliardi di dollari’’.
E’ d’accordo Jane Lubchenco, amministratore della Nooa, la quale ha osservato che circa dieci anni fa,’’l’ultima volta che e’ avvenuto un massimo nel ciclo solare il mondo era un posto molto diverso’’. Oggi, ha spiegato, ’’i telefoni cellulari sono diffusi ovunque e li utilizziamo per fare moltissime cose’’. Altrettanto diffuse e vulnerabili ad una tempesta solare sono tutte le tecnologie che dipendono ai localizzatori satellitari Gps. Telecomunicazioni, trasporto aereo, reti informatiche e rete elettrica. Il rischio, per Lubchenco, e’ reale: ’’non e’ in questione se la tempesta accadra’, ma quando e quanto sara’ grande’’. Per il direttore del Centro di ricerca della Commissione Europea, Stephan Lechner , non e’ comunque il caso di farsi prendere dal panico: ’’questo non potrebbe che peggiorare la situazione’’. Bisogna piuttosto che i governi collaborino alla ricerca di contromisure e allo scambio di informazioni utili, soprattutto sulla possibilita’ di prevedere le tempeste solari.(ANSA)