a cura di Redazione MeteoWeb
Un anno dopo, volare torna ad essere una lotteria. Altro vulcano islandese, nuove ceneri, stessi punti interrogativi sull’Europa. Da stasera si comincia con la chiusura dello spazio aereo sulla Scozia, con British Airways e Klm che per domani hanno annunciato la cancellazione dei voli diretti al di la’ del Vallo di Adriano.
Ma se un anno fa le ceneri espulse dall’impronunciabile Eyjafjallajokull copriorono il cielo di due terzi del continente, costringendo le compagnie aeree a cancellare 100.000 voli e provocando oltre 2,5 miliardi di euro di danni per il blocco del traffico aereo, quest’anno l’eruzione del Grimsvotn dovrebbe essere, come il suo nome, piu’ maneggiabile.
A fare la differenza, secondo la cellula anticrisi europea che si e’ riunita oggi a Bruxelles, dovrebbe essere proprio la lezione imparata un anno fa. E cosi’ se nella primavera del 2010 a provocare il blocco dei voli fu il principio della ’’precauzione assoluta’’, per cui si lasciavano a terra gli aerei anche di fronte alla minima possibile e teorica presenza di particelle di cenere vulcanica, ora le autorita’ aeronautiche internazionali (dall’Icao all’Easa) hanno strutturato procedure diverse, ’’testate’’ proprio nell’aprile scorso.
A decidere se volare o meno saranno le compagnie aeree d’accordo con le autorita’ nazionali della sicurezza del volo che, sulla base dei dati sulla qualita’ dell’atmosfera costantemente aggiornati e forniti dal Vaac di Londra, potranno decidere come evitare blocchi del traffico aereo: controlli rafforzati sugli aeroplani prima e dopo ogni volo, piu’ carburante a bordo per deviare le rotte in caso di cambiamenti improvvisi della situazione, valutazione del tipo di aereo e di motori. Una serie di misure che, come fanno notare a Bruxelles, dovrebbe permettere d’ ’’minimizzare’’ l’impatto. Di diverso, rispetto ad un anno fa, ci sono anche due fattori fisici: una diversa qualita’ delle ceneri emesse (di grana molto piu’ grossa, ricadono prima a terra) e condizioni meteo diverse. Fattori che pero’ non impediscono al Commissario europeo per i trasporti, Siim Kallas, di prevedere ’’una settimana molto difficile’’ per i passeggeri ed il settore dell’aviazione civile.
Un anno fa l’Europa si trovo’ rispedita di colpo indietro di cent’anni nella storia dei trasporti. Milioni di persone furono coinvolte in tutto il mondo. Chi ha imparato la lezione, come il Barcellona che un anno fa fu costretto ad una trasferta d’altri tempi in pullman fino a Milano, gioca d’anticipo e pensa di partire gia’ domani per Londra dove sabato prossimo deve giocare la finale di Champions League contro il Manchester United. Ed anche il presidente Usa Barack Obama, che vola con lo specialissimo Air Force One, ha deciso di anticipare a stasera la partenza per l’Irlanda.
Il quotidiano britannico Guardian, in ogni caso, citando Gillian Foulger, professore di geofisica alla Durham University, sostiene che l’eruzione del Grimsvotn è stata così violenta nel fine settimana che ora potrebbe rapidamente calmarsi.
di Marco Galdi – ANSA