Un’eruzione vulcanica può essere affascinante e spettacolare ma al tempo stesso devastante e distruttiva per le comunità che vivono vicino al vulcano. In molti casi, però, le ripercussioni di una grossa eruzione si estendono ad aree molto ampie, specie per quanto riguarda i disagi nel traffico aereo, come sta accadendo da settimane nel sud America e addirittura anche in Australia per l’eruzione del vulcano cileno Puyehue, la cui nube di cenere blocca molti aerei.
Ma non solo: nella Patagonia Argentina si sono riversate tonnellate di materiale vulcanico al suolo come a Villa La Angostura, nella provincia di Neuquen, dove la cenere ha letteralmente sommerso ogni cosa paralizzando per giorni qualsiasi tipo di attività.
Dopo aver fronteggiato le necessità dettate dalla “prima emergenza”, adesso si cominciano a fare i conti con i danni e a pensare al futuro: per esempio, il modo per riutilizzare la cenere ed evitare l’impatto sull’arrivo dei turisti, sempre molto alto in questi mesi a Bariloche e in altri resort invernali della regione, potrebbe essere quello di utilizzare la cenere vulcanica in modo positivo.
“Stiamo pensando a utilizzare la sabbia vulcanica caduta in per fabbricare per esempio mattoni destinati alle abitazioni della nostra regione“, hanno detto i funzionari locali del ministero allo sviluppo sociale: “è come se fosse una materia prima piovuta dal cielo“, hanno aggiunto, ricordando che sul piano economico le perdite per l’eruzione del vulcano cileno sono ingenti, pari a circa 35 milioni di euro, mentre i posti di lavoro a rischio sono circa 3 mila.
Ma le vicissitudini economiche non raccontano tutto. Le popolazioni locali infatti soffrono la mancanza di beni di prima necessità e proprio per questo motivo le autorità hanno organizzato una campagna di solidarietà che sopperisca a queste mancanze: latte in povere, pannolini e farina per celiaci sono solo alcuni dei beni che in queste ore vengono distribuiti, così come candele e torce necessarie data la mancanza di energia elettrica.
Intanto, però, l’idea di valorizzare la cenere trasformandola da problema a risorsa potrebbe essere una soluzione opportuna non solo per mettere una toppa ai problemi provocati dal vulcano, ma anche per immaginare un nuovo sistema di sviluppo sostenibile in cui l’uomo si adatta alla natura e vive in armonia e in funzione di essa.