Il Giappone continua a tremare: l’escalation di scosse sismiche dopo quella, devastante, dell’11 marzo non si ferma. E stamattina (ore 02:57 della notte in Italia, ma 09:57 locali) è tornato anche l’incubo tsunami a causa di un forte terremoto di magnitudo 7,3 gradi della scala richter che ha colpito più o meno la stessa zona di quello, di magnitudo 9,0, dell’11 marzo. La scossa è stata avvertita anche nella capitale, Tokyo, e anche addirittura nell’isola più settentrionale del Paese, a nord di Hokkaido. Subito dopo la scossa è scattato l’allarme tsunami per l’oceano Pacifico, e a circa 200km a largo delle coste della prefettura di Miyagi sono state registrate onde alte fino a 50 cm. Nulla di preoccupante, soprattutto se paragonato al maremoto di quattro mesi fa che devastò molte zone di terraferma con onde alte fino a 40 metri! Dopotutto è bastato l’allarme di stamattina per spingere diverse amministrazioni locali a disporre l’evacuazione ”immediata dei residenti” per ridurre al minimo i rischi. Al momento non ci sono notizie di feriti o danni causati dal sisma in 11 comuni delle prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima, le più colpite dalla tragedia di marzo che ha ucciso piu’ di 15.500 persone, con quasi 5.400 persone ancora disperse, e che anche oggi sono state le più vicine all’epicentro.
La Japan Meteorological Agency (Jma), che aveva inizialmente valutato la magnitudo in 7,1 (poi portata a 7,3) e la profondità dell’epicentro a 10 km (poi portati a oltre 30 km), ha emesso l’allerta tsunami proprio lungo le coste delle tre prefetture, mentre – così come avvenuto a marzo – la tv pubblica Nhk ha cominciato a effettuare la diretta con aggiornamenti in tempo reale, a partire dall’ evacuazione del personale impegnato alla messa in sicurezza della disastrata centrale nucleare di Fukushima n1.
Alla fine, onde alte 10 cm sono state misurate nei porti di Ofunato (Iwate) e Soma (Fukushima), con le città di Otsuchi (Iwate) e Higashimatsushima (Miyagi) che, tra l’altro, hanno per ”motivi prudenziali” voluto far evacuare i residenti, contro altre municipalità che si sono limitate a raccomandazioni per allontanarsi ”quanto prima dalla costa”.
L’operatore ferroviario Jr East ha reso noto che i treni proiettile Tohoku Shinkansen si sono fermati per pochi minuti, nell’immediatezza della scossa, per poi riprendere regolarmente il servizio. L’Agenzia meteorologica ha cancellato l’allarme tsunami alle ore 11.45 (le 4.45 in Italia), quasi insieme alle rassicurazioni della Nisa, l’Agenzia per la sicurezza nucleare, che nessun impianto o reattore aveva evidenziato anomalie non solo a Fukushima, ma anche a Onagawa (Miyagi).
Secondo la Jma, il terremoto di oggi è una delle più forti scosse di assestamento del sisma/tsunami dell’11 marzo, ripetibili anche in futuro.