La Japan Meteorological Agency (Jma), che aveva inizialmente valutato la magnitudo in 7,1 (poi portata a 7,3) e la profondità dell’epicentro a 10 km (poi portati a oltre 30 km), ha emesso l’allerta tsunami proprio lungo le coste delle tre prefetture, mentre – così come avvenuto a marzo – la tv pubblica Nhk ha cominciato a effettuare la diretta con aggiornamenti in tempo reale, a partire dall’ evacuazione del personale impegnato alla messa in sicurezza della disastrata centrale nucleare di Fukushima n1.
Alla fine, onde alte 10 cm sono state misurate nei porti di Ofunato (Iwate) e Soma (Fukushima), con le città di Otsuchi (Iwate) e Higashimatsushima (Miyagi) che, tra l’altro, hanno per ”motivi prudenziali” voluto far evacuare i residenti, contro altre municipalità che si sono limitate a raccomandazioni per allontanarsi ”quanto prima dalla costa”.
L’operatore ferroviario Jr East ha reso noto che i treni proiettile Tohoku Shinkansen si sono fermati per pochi minuti, nell’immediatezza della scossa, per poi riprendere regolarmente il servizio. L’Agenzia meteorologica ha cancellato l’allarme tsunami alle ore 11.45 (le 4.45 in Italia), quasi insieme alle rassicurazioni della Nisa, l’Agenzia per la sicurezza nucleare, che nessun impianto o reattore aveva evidenziato anomalie non solo a Fukushima, ma anche a Onagawa (Miyagi).
Secondo la Jma, il terremoto di oggi è una delle più forti scosse di assestamento del sisma/tsunami dell’11 marzo, ripetibili anche in futuro.
Giappone, continua l’incubo terremoti: forte scossa, poi piccolo tsunami sulle coste
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