Basta allarmismi, il riscaldamento globale non c’è più. Almeno questo è ciò che emerge dalle più dettagliate analisi dei dati satellitari della Nasa che, tra 2000 e 2011, non hanno più misurato un aumento delle temperature sulla superficie terrestre.
I dati testimoniano che l’atmosfera terrestre disperde calore nello spazio in modo molto più efficiente rispetto a quanto previsto da alcuni allarmistici modelli di previsione basati sui dati degli anni precedenti, e che il biossido di carbonio mantiene molto meno calore del previsto.
Tra i dati e le previsioni c’è una differenza enorme, soprattutto sugli oceani: il climatologo Roy Spencer, coautore dello studio e ricercatore dell’Università dell’Alabama insieme a Danny Braswell, ha spiegato che non bisogna lasciarsi andare a catastrofismi sul clima, e che l’andamento termico mondiale è determinato da cicli naturali.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista ‘Remote Sensing‘ e si è avvalso dei dati della temperatura superficiale raccolti dall’Unità di ricerca sul clima di Hadley in Gran Bretagna.
I dati di energia radiante sono stati raccolti dal CERES (Clouds and Earth’s Radiant Energy System), strumento che si trova a bordo del satellite ‘Terra‘ della Nasa.
Per ulteriori approfondimenti sulla ricerca vi consigliamo quest’articolo.
Invece cliccando qui si può leggere lo studio integrale dell’Università dell’Alabama e del dott. Roy Spencer.