Dai dati che emergono da uno studio pubblicato dalla rivista “Geophysical Research Letters“, la Terra sta ingrassando e l’equatore, dopo millenni in cui avrebbe diminuito – seppur in modo impercettibile – la sua circonferenza, adesso sta riprendendo ad accumulare millimetri.
Un pò come quei bimbi obesi che passano tutto il giorno davanti a computer e tv e ingrassano cibandosi di hot dog del Mac Donald’s zeppi di wurstel con ketchup e maionese.
Vi è venuta l’acquolina in bocca? Beh, se pensate che quei bimbi potrebbero essere i vostri figli, più che appetito mi verrebbe la nausea. E da “genitori” del nostro pianeta, abbiamo il dovere di mantenerlo in forma smagliante e sempre in salute.
Una notizia di una sua tendenza all’obesità non può che preoccuparci, anche perchè la ricerca è molto attendibile: è stata realizzata dall’Università del Colorado e si basa sui dati dei due satelliti gemelli della missione Grace (Gravity Recovery and Climate Experiment), condotta dalla Nasa e dall’agenzia spaziale tedesca Dlr con l’intento di misurare il campo gravitazionale terrestre.
Dai dati è emerso che si è fermato il processo di dimagrimento della Terra che da 12.000 anni progrediva al ritmo di 7 millimetri a decennio: ”sembra che la colpa sia della massa di ghiacci persa da Groenlandia e Antartide”, spiega John Wahr, uno degli autori dello studio. ”Le due regioni stanno perdendo 382 miliardi di tonnellate di ghiaccio l’anno. L’acqua risultante viene spinta verso l’Equatore dalle stesse forze che in passato avevano aumentato la circonferenza del pianeta”.
Il motivo, quindi, sarebbe legato al global warming e ai cambiamenti climatici.
Il processo, per il momento, pare stia facendo ingrassare la Terra di 7 millimetri l’anno, la stessa quantità persa negli ultimi anni, con il risultato di uno ‘stallo’ nel mantenimento della ‘linea’. Ma la situazione potrebbe peggiorare nei prossimi anni, invertendo così la tendenza.
Dopotutto le eventuali conseguenze di una simile tendenza non sembrano – a detta degli esperti – particolarmente preoccupanti.