S’è ormai conclusa la prima ondata di calore dell’estate 2011: è stata una settimana infernale, con temperature elevate in tutt’Italia per 7 giorni consecutivi e anche con qualche record storico.
Il caldo ha iniziato a fare sul serio specie in Sardegna e al centro/nord già da mercoledì scorso, 6 giugno, con massime vicine ai +35°C sull’arco Alpino e nell’isola Sarda. Proprio in quelle zone dove poi l’ondata di calore sarebbe finita in anticipo, con gli ultimi picchi elevati nella giornata di mercoledì 13.
Invece il caldo vero e proprio, inteso come temperature elevate su un’ampia porzione del nostro territorio nazionale, è iniziato giovedì 7 giugno con i primi picchi vicini ai +35°C in Emilia Romagna, Puglia, Lazio, Umbria, Toscana e Campania.
Da quel momento in poi è stata un’autentica escalation dell’anticiclone Sub-Tropicale, che ha continuato a pompare masse d’aria calda per tutto lo scorso week-end e nei primi 3-4 giorni di questa settimana. Tra sabato e domenica la Sardegna ha raggiunto i +40°C e la Puglia i +38°C, con il caldo che continuava a montare soprattutto nelle grandi città del centro/nord: Roma, Firenze, Perugia e Bologna, già sopra i +35°C.
Il “clou”, però, è stato in questa settimana con l’apice del caldo proprio tra mercoledì 13 e giovedì 14. Non è che lunedì 11 e martedì 12 si sia scherzato … Toscana, Umbria, Puglia, Lazio, Sardegna e Sicilia continuavano a sfiorare i +40°C in molte località, e tante altre Regioni (Emilia Romagna in primis) ci andavano molto vicino.
Nelle ultime 48 ore, poi, il “clou” prima mercoledì con il record di Olbia (+42,2°C, mai così caldo da quando esistono i rilevamenti nella Città Sarda), i +38°C di Bologna e Firenze, i +37°C di Roma e poi giovedì con i +42°C di Foggia e i +38°C di Bari e Brindisi, ma ancora molto caldo anche in Emilia Romagna e i picchi più elevati in Calabria e Sicilia.
Intanto, però, in Sardegna, al nord/ovest e nelle Regioni centrali Tirreniche iniziava a rinfrescare proprio nella giornata di ieri, giovedì 14: anche a Roma e dintorni la temperatura in appena 24h è crollata di 10°C nei valori massimi.
E così, adesso, quest’ondata di caldo è finita: nella mattnata odierna viviamo gli ultimi “rantoli” caldi di questa poderosa sbuffata Sub-Tropicale, ma le minime – che pur al mattino potranno sembrare elevate in alcune zone del centro/sud – verranno riscritte entro la mezzanotte, perchè il calo termico sarà sensibile nell’arco della giornata.
S’è trattato di un’ondata calda di media/forte entità, non solo per la sua intensità ma anche e soprattutto per due elementi davvero singificanti: la durata (una settimana non è poco per temperature di questa portata!) e la sua estensione. Infatti è stato interessato dal caldo tutto il territorio Nazionale, dalle Alpi al Canale di Sicilia, dalla Sardegna al Canale di Otranto, tanto che in alcuni giorni praticamente in nessuna località Italiana le temperature massime riuscivano ad essere inferiori ai +30°C, neanche nei luoghi più freschi.
Inoltre il caldo è stato molto esteso anche su gran parte dell’Europa sud/orientale, specie sui Balcani, in Grecia e in Turchia.
Pur non avendo avuto, eccezion fatta per la Sardegna dove mercoledì 13 sono stati misurati +27°C a 850hPa, isoterme particolarmente elevate in quota, è stata un’ondata calda assolutamente degna di nota anche perchè è capitata nel periodo più caldo dell’anno, nel cuore dell’estate.
E’ stata un’anomalia significativa, che probabilmente rientra nei cicli naturali di compensazione termica, dopo un avvio di stagione stentato, molto fresco e piovoso per tutto giugno e per la prima settimana di luglio, e prima di un’altra fase che – da oggi in poi – si prospetta fresca e piovosa.
A proposito di precipitazioni: nonostante il caldo, in questa settimana di calore ci sono stati molti temporali anche intensi al nord, soprattutto nelle estreme Regioni settentrionali. Da Torino a Biella, da Varese a Bergamo, da Milano a Trento, da Novara a Vercelli, da Como a Brescia non sono mancati i fenomeni estremi con grandinate, frane, smottamenti e allagamenti, dovuti proprio ai contrasti termici tra il gran caldo Sub-Tropicale delle ore diurne, con aria molto umida e quindi pronta a dar vita a violenti fenomeni convettivi, e qualche spiffero fresco proveniente da nord/ovest, dove l’Europa centro/nord-occidentale continua a vivere un periodo freschissimo e molto piovoso che continua ormai da fine maggio grazie al dominio delle correnti Atlantiche. In quelle aree, praticamente è come se l’estate non fosse mai esistita, quest’anno, almeno fino ad ora. E così sarà anche nei prossimi 8/10 giorni.
Anche al nord Italia, però, è un’estate di piogge da record: i violenti temporali hanno determinato accumuli molto abbondanti, già superiori ai 150mm mensili in quello che è il mese più secco dell’anno in tantissime località di Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Trentino Alto Adige.
Non è stata, insomma, solo una settimana di calore: è questo il bello della vivacità legata agli scambi meridiani. L’Anticiclone Sub-Tropicale non è come quello delle Azzorre, che una volta si impiantava per 3 mesi consecutivi, da fine maggio a inizio settembre, nel cuore del Mediterraneo e, pur mantenendo le teperature più o meno stabili su valori miti ma piacevoli, non dava adito a nessun tipo di peggioramento delle condizioni meteo, relegando l’estate alla monotonia climatica più assoluta.
Intanto ciò che adesso tutti si chiedono è se quelli appena passati sono stati i giorni più caldi dell’estate o se invece dovremo ancora soffrire le pene del Sahara in altri momenti di questa stagione.
Ovviamente dirlo con certezza è impossibile, perchè le previsioni a lungo termine non sono assolutamente affidabili e già azzardare una tendenza da qui a 10 giorni è estremamente rischioso.
L’estate, sicuramente, proseguirà il suo cammino e già nei prossimi giorni, nonostante la rinfrescata, avremo nette differenze tra nord a sud Italia. Soprattutto in Sicilia, ma anche in Calabria continuerà a fare caldo pure all’inizio della prossima settimana, tra lunedì 18 e martedì 19, con picchi elevati abbastanza simili a quelli dei giorni scorsi. Poi arriverà una sfuriata molto più fresca, ma già verso fine mese le temperature si alzeranno nuovamente.
Diverso è il discorso per tutto il resto d’Italia: dal Pollino in sù sembra aprirsi un periodo fresco e instabile destinato a durare a lungo. E poi inizierà agosto che, almeno per il nord, è il mese che dà il via all’autunno soprattutto nella sua seconda metà.
Insomma … crediamo che per molte zone d’Italia, specie per quelle settentrionali, il caldo di questi 7 giorni difficilmente sarà ripetibile per quest’anno, se non in qualche singola giornata di calore isolato.
Al centro/sud, invece, di caldo ne farà ancora. Eccome se ne farà … la stagione estiva è soltanto a metà strada.