Il caldo ha iniziato a fare sul serio specie in Sardegna e al centro/nord già da mercoledì scorso, 6 giugno, con massime vicine ai +35°C sull’arco Alpino e nell’isola Sarda. Proprio in quelle zone dove poi l’ondata di calore sarebbe finita in anticipo, con gli ultimi picchi elevati nella giornata di mercoledì 13.
Invece il caldo vero e proprio, inteso come temperature elevate su un’ampia porzione del nostro territorio nazionale, è iniziato giovedì 7 giugno con i primi picchi vicini ai +35°C in Emilia Romagna, Puglia, Lazio, Umbria, Toscana e Campania.
Da quel momento in poi è stata un’autentica escalation dell’anticiclone Sub-Tropicale, che ha continuato a pompare masse d’aria calda per tutto lo scorso week-end e nei primi 3-4 giorni di questa settimana. Tra sabato e domenica la Sardegna ha raggiunto i +40°C e la Puglia i +38°C, con il caldo che continuava a montare soprattutto nelle grandi città del centro/nord: Roma, Firenze, Perugia e Bologna, già sopra i +35°C.
Il “clou”, però, è stato in questa settimana con l’apice del caldo proprio tra mercoledì 13 e giovedì 14. Non è che lunedì 11 e martedì 12 si sia scherzato … Toscana, Umbria, Puglia, Lazio, Sardegna e Sicilia continuavano a sfiorare i +40°C in molte località, e tante altre Regioni (Emilia Romagna in primis) ci andavano molto vicino.
Nelle ultime 48 ore, poi, il “clou” prima mercoledì con il record di Olbia (+42,2°C, mai così caldo da quando esistono i rilevamenti nella Città Sarda), i +38°C di Bologna e Firenze, i +37°C di Roma e poi giovedì con i +42°C di Foggia e i +38°C di Bari e Brindisi, ma ancora molto caldo anche in Emilia Romagna e i picchi più elevati in Calabria e Sicilia.
Intanto, però, in Sardegna, al nord/ovest e nelle Regioni centrali Tirreniche iniziava a rinfrescare proprio nella giornata di ieri, giovedì 14: anche a Roma e dintorni la temperatura in appena 24h è crollata di 10°C nei valori massimi.
E così, adesso, quest’ondata di caldo è finita: nella mattnata odierna viviamo gli ultimi “rantoli” caldi di questa poderosa sbuffata Sub-Tropicale, ma le minime – che pur al mattino potranno sembrare elevate in alcune zone del centro/sud – verranno riscritte entro la mezzanotte, perchè il calo termico sarà sensibile nell’arco della giornata.
Inoltre il caldo è stato molto esteso anche su gran parte dell’Europa sud/orientale, specie sui Balcani, in Grecia e in Turchia.
Pur non avendo avuto, eccezion fatta per la Sardegna dove mercoledì 13 sono stati misurati +27°C a 850hPa, isoterme particolarmente elevate in quota, è stata un’ondata calda assolutamente degna di nota anche perchè è capitata nel periodo più caldo dell’anno, nel cuore dell’estate.
E’ stata un’anomalia significativa, che probabilmente rientra nei cicli naturali di compensazione termica, dopo un avvio di stagione stentato, molto fresco e piovoso per tutto giugno e per la prima settimana di luglio, e prima di un’altra fase che – da oggi in poi – si prospetta fresca e piovosa.
A proposito di precipitazioni: nonostante il caldo, in questa settimana di calore ci sono stati molti temporali anche intensi al nord, soprattutto nelle estreme Regioni settentrionali. Da Torino a Biella, da Varese a Bergamo, da Milano a Trento, da Novara a Vercelli, da Como a Brescia non sono mancati i fenomeni estremi con grandinate, frane, smottamenti e allagamenti, dovuti proprio ai contrasti termici tra il gran caldo Sub-Tropicale delle ore diurne, con aria molto umida e quindi pronta a dar vita a violenti fenomeni convettivi, e qualche spiffero fresco proveniente da nord/ovest, dove l’Europa centro/nord-occidentale continua a vivere un periodo freschissimo e molto piovoso che continua ormai da fine maggio grazie al dominio delle correnti Atlantiche. In quelle aree, praticamente è come se l’estate non fosse mai esistita, quest’anno, almeno fino ad ora. E così sarà anche nei prossimi 8/10 giorni.
Anche al nord Italia, però, è un’estate di piogge da record: i violenti temporali hanno determinato accumuli molto abbondanti, già superiori ai 150mm mensili in quello che è il mese più secco dell’anno in tantissime località di Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Trentino Alto Adige.
Non è stata, insomma, solo una settimana di calore: è questo il bello della vivacità legata agli scambi meridiani. L’Anticiclone Sub-Tropicale non è come quello delle Azzorre, che una volta si impiantava per 3 mesi consecutivi, da fine maggio a inizio settembre, nel cuore del Mediterraneo e, pur mantenendo le teperature più o meno stabili su valori miti ma piacevoli, non dava adito a nessun tipo di peggioramento delle condizioni meteo, relegando l’estate alla monotonia climatica più assoluta.
Intanto ciò che adesso tutti si chiedono è se quelli appena passati sono stati i giorni più caldi dell’estate o se invece dovremo ancora soffrire le pene del Sahara in altri momenti di questa stagione.
Ovviamente dirlo con certezza è impossibile, perchè le previsioni a lungo termine non sono assolutamente affidabili e già azzardare una tendenza da qui a 10 giorni è estremamente rischioso.
L’estate, sicuramente, proseguirà il suo cammino e già nei prossimi giorni, nonostante la rinfrescata, avremo nette differenze tra nord a sud Italia. Soprattutto in Sicilia, ma anche in Calabria continuerà a fare caldo pure all’inizio della prossima settimana, tra lunedì 18 e martedì 19, con picchi elevati abbastanza simili a quelli dei giorni scorsi. Poi arriverà una sfuriata molto più fresca, ma già verso fine mese le temperature si alzeranno nuovamente.
Diverso è il discorso per tutto il resto d’Italia: dal Pollino in sù sembra aprirsi un periodo fresco e instabile destinato a durare a lungo. E poi inizierà agosto che, almeno per il nord, è il mese che dà il via all’autunno soprattutto nella sua seconda metà.
Insomma … crediamo che per molte zone d’Italia, specie per quelle settentrionali, il caldo di questi 7 giorni difficilmente sarà ripetibile per quest’anno, se non in qualche singola giornata di calore isolato.
Al centro/sud, invece, di caldo ne farà ancora. Eccome se ne farà … la stagione estiva è soltanto a metà strada.