caldo record di Firenze, dove la stazione meteorologica storica dell’Osservatorio Ximeniano (nella foto) ha raggiunto i +40,7°C, battendo il nuovo record storico mensile ultrasecolare che era di +40,2°C (1 agosto 1958) e sfiorando il record storico assoluto del 26 luglio 1983 (+41,6°C).
L’osservatorio è attivo come stazione meteorologica dal 1813 senza soluzione di continuità.
L’osservatorio Ximeniano si trova nel centro storico della città, al secondo piano su di una terrazza, davanti alla chiesa di San Lorenzo.
Ieri a Firenze ha fatto caldissimo con +41,4°C a Firenze Università, +42,1°C a Firenze città (stazione ARSIA) e altri picchi ben superiori ai +40°C in molte zone del centro e della periferia: dati che testimoniano l’eccezionalità di quest’ondata di caldo in Toscana, anche perchè oggi si dovrebbe replicare con temperature molto simili.
L’aeroporto di Firenze Peretola, che solitamente è una delle zone più calde di tutta la Provincia, ieri s’è fermato a +40,5°C, a sei decimi dal record mensile del 5 agosto 2003 quando si raggiunsero i +41,1°C.
La differenza tra il centro e Peretola, che in natura era sempre stato più caldo della città, deve fare riflettere.
A Firenze, infatti, fino a 15/20 anni fa le temperature massime del centro cittadino erano di almeno due gradi inferiori a quelle di Peretola (in media), mentre le minime per contro erano nettamente più alte (clamoroso il caso dello storico 1985, con -11°C in centro città e -23,2°C a Peretola).
E’ evidente da tutti i dati che Peretola è in un’area dal clima molto continentale, soggetta a straordinarie inversioni termiche con grandi sbalzi, molto caldo di notte e molto ftreddo di giorno.
In questi ultimi anni, invece, nel centro cittadino si registrano temperature nettamente più alte sia nelle minime che nelle massime, e questa è una grossa anomalia rispetto al passato.
All’Osservatorio Ximeniano hanno sostituito i sensori del termometro, mettendoci quelli automatici al posto della capannina(e da quel momento è aumentata notevolmente l’escursione termica, con minime più basse e massime più alte), ma gli altri valori cittadini si spiegano solo con “l’effetto condizionatori” che in passato non c’era, e che alimenta l’isola di calore.
D’inverno, invece, c’è l'”effetto riscaldamenti e traffico”, insomma, i dati non sono più paragonabili a quelli del passato se non solo a Peretola.
Per questo motivo, quella di Peretola vale sempre di più come stazione di riferimento meteo/climatico, in quanto non soggetta all’isola di calore cittadina che è in continua evoluzione ed è sempre più bollente …