Il drammatico crollo delle Borse mondiali e le violenze di Londra, le più gravi degli ultimi decenni nel Paese, hanno riempito giornali e tv in queste prime due settimane di agosto, mese solitamente povero di notizie. Nel giro di quattordici giorni siamo stati testimoni di un default degli Stati Uniti evitato sul filo del rasoio, del panico che ha travolto i mercati azionari e dei violenti disordini e atti criminali che hanno sconvolto il Regno Unito. Ma di chi é la colpa? Di banchieri avidi, di speculatori senza scrupoli, dei giovani incappucciati e arrabbiati che hanno perso fiducia nel futuro, della polizia maldestra o di leader politici inetti? Nessuno è parso stupirsi davvero di quanto accaduto, ormai non era più questione di se, ma di quando, sostengono gli osservatori. Eppure, alcuni ricercatori si chiedono: esiste un legame con la stella al centro del nostro sistema solare? Ovvero: quanto ha influito la tempesta solare di inizio mese?
Le enormi esplosioni sulla superficie del sole registrate ai primi di agosto stanno regalando alla Terra non solo un’estate di aurore polari. Secondo l’agenzia spaziale americana Nasa, all’inizio d’agosto il nostro pianeta è stato interessato da tre forti piogge di materiale solare. Fenomeni non particolarmente potenti, che hanno un ciclo di 11 anni, ma che sono in ogni caso preoccupanti. Il Sole attraversa infatti ciclicamente periodi di maggiore o minore attività che si esprime con la presenza sulla sua superficie di macchie solari oppure brillamenti o espulsioni di massa coronale (Emc), cioè ondate di plasma che interferiscono con il campo magnetico terrestre. È noto negli ambienti scientifici che queste tempeste geomagnetiche possono incidere anche sull’uomo, alterando, per esempio, l’umore o inducendo le persone a comportamenti negativi.