In Italia fa caldo, specie al centro/nord: viviamo le giornate con le temperature più elevate dell’estate, una stagione che comunque verrà archiviata con toni contrastanti perchè ha avuto solo due ondate di calore (quella tra 7 e 14 luglio e quella di fine agosto) e tanti altri periodi molto freschi e perturbati. Dopotutto l’ondata di calore in atto, iniziata ormai da 4-5 giorni, è abbastanza intensa: durerà ancora per 5 giorni, fino a venerdì 26 agosto (da sabato, nel weekend, le temperature diminuiranno rapidamente prima al nord, poi al centro e infine anche al sud!) quindi sarà alla fine abbastanza lunga, di oltre una settimana, ed è anche decisamente intensa nell’entità delle temperature, specie al centro/nord dove sono già stati superati i +40°C in Toscana, Umbria e Lazio e i +38°C in pianura Padana. Inoltre il terribile mix di caldo con umidità ha reso l’aria irrespirabile in molte aree del nord, con temperatura percepita di addirittura +50°C.
Al sud, invece, la situazione è completamente diversa: fa caldo, certo, ma non è nulla d’eccezionale: le temperature si mantengono pochissimi gradi al di sopra delle medie specie lungo le coste, grazie a delle brezze di mare che limitano l’impennata termica soprattutto in Sicilia, sud della Sardegna e Calabria meridionale dove non si sono ancora raggiunti neanche i +32°C!
Che stiamo vivendo un periodo particolarmente caldo nel nostro Paese, specie al centro/nord, e anche in altre aree dell’Europa (specie sud della Francia, Svizzera, Austria e sud della Germania) è chiaro ed evidente, ma non bisogna lasciarsi andare a esagerazioni di vario genere: altri lidi meteorologici in rete hanno parlato di “ondata calda peggiore di quella dell’estate 2003“, dimenticando (e parliamo di appena 8 anni fa!) che nel 2003 non ci fu una singola ondata di calore, ma un’incredibile anomalia stagionale difficilmente ripetibile con caldo continuo per quattro mesi consecutivi, proprio nel cuore dell’estate, tra maggio e agosto. Basti pensare che Firenze nel 2003, ad agosto, superò i +40°C per tre giorni consecutivi e i +38°C per dieci giorni consecutivi. Basti pensare che le temperature, nell’Europa centro/occidentale, furono oltre 5°C superiori alle medie su un computo trimestrale! Tra la grande anomalia dell’estate 2003, che in termini di caldo può essere paragonata al freddissimo inverno 1929, e l’ondata calda di questi giorni non è possibile nessun tipo di paragone, anche perchè quest’anno viviamo un contesto stagionale tutt’altro che caldo e anticiclonico.
Dopotutto quest’ondata di calore non è assolutamente paragonabile anche ad altre ondate di calore agostane o estive, recenti e antiche. E non solo perchè non è stato battuto nessun record ufficiale, ma anche perchè la memoria storica conservata negli annali di meteorologia spiega chiaramente che situazioni del genere rientrano nell’assoluta normalità estiva del nostro Paese.
Ben 68 anni fa, nella seconda metà dell’agosto 1943, Pistoia raggiunse i +42,8°C, Grosseto i +41,5°C, Pisa i +39,5°C.
Ieri Grosseto e Pisa si sono fermate a +36,2°C, mentre Pistoia ha appena superato i +39°C.
Per non parlare della grandissima ondata di fine luglio 1983, che ancora detiene quasi tutti i record di caldo dell’Italia centro/settentrionale.
Per quanto riguarda il centro/sud, il discorso non si pone proprio. Sicilia e Calabria stanno avendo, a 850hPa, temperature tra +18 e +19°C quando, per poter considerare su queste Regioni una situazione di “grande caldo“, bisogna avere isoterme di +25°C alla stessa quota, quest’anno rimaste lontane anni luce.
Insomma, sta facendo caldo sì, ma non è nulla d’eccezionale.
Nonostante i soliti catastrofismi ahinoi fin troppo diffusi.