Dopo l’incendio di Plataci, nel Pollino orientale, un altro disastro ambientale tra ieri e oggi s’è consumato nelle Regioni Italiane, stavolta in Sardegna.
Spiagge e case evacuate, turisti in fuga, cittadini che hanno difeso le loro abitazioni dal fuoco. Giornata campale ieri in Sardegna, soprattutto nel Sulcis e nel Medio Campidano, sul fronte degli incendi. Momenti di terrore tra Arbus e Gonnesa: bagnanti costretti a scappare da Cala Domestica mentre le fiamme sono arrivate nelle case a Bacu Abis. Centinaia di ettari bruciati, sgomberate aziende agricole. Oggi si contano i danni ma c’è molta preoccupazione per il forte vento di maestrale.
Sono riprese stamattina all’alba le operazioni di bonifica dei vasti incendi scoppiati ieri pomeriggio nel Sulcis e Medio Campidano. Squadre a terra e mezzi aerei stanno operando da Buggerru alla costa di Arbus, ma anche a Putifigari, in provincia di Sassari, dove l’emergenza era scattata ieri sera. L’arrivo del maestrale, già annunciato dagli esperti meteo, crea apprensione tra gli uomini dell’apparato antincendio: il timore è che i focolai ancora attivi possano riprendere vigore se la bonifica non dovesse andare a buon fine. Secondo una prima stima ieri sono andati distrutti nel Sulcis oltre 500 ettari tra boschi e macchia mediterranea. Momenti di autentico terrore si sono vissuti sul litorale di Cala Domestica: il fuoco è arrivato sino alla spiaggia e nei vicini campeggi costringendo alla fuga centinaia di turisti. Paura anche nell’entroterra: case evacuate a Bacu Abis, una frazione di Carbonia, con le fiamme che hanno raggiunto l’interno di alcune abitazioni. Pomeriggio di fuoco anche nel territorio comunale di Arbus e fra Guspini e Montevecchio (Medio Campidano). Numerosi i roghi che hanno interessato in particolare la fascia costiera, a Scivu, Gutturu de Flumini e Funtanazza. Imponente l’incendio che ha avvolto il caratteristico massiccio del Monte Arcuentu, attorno al quale le fiamme si sono sviluppate da almeno otto punti diversi, confermando l’esistenza di un disegno criminoso da parte di ignoti incendiari. Incendi anche a Sardara, Macomer e Santu Lussurgiu.
Episodi come questo compromettono la stabilità del territorio e, come scrive oggi il nostro Franco Ortolani, Troppi incendi, più dissesto: ecco perchè i fenomeni meteo diventano killer spietati.
Fonte: http://www.meteoiglesias.it/