Come previsto, è andato tutto bene: cessato allarme per la tempesta solare provocata da una serie di potenti esplosione nei giorni scorsi, l’ultima nella mattinata di lunedì: è stata la più forte e nelle ultime 36 ore ha investito il nostro pianeta, causando lievi danni alle comunicazioni. ”In ogni caso il fenomeno non avrebbe causato grandi problemi” ha spiegato in una dichiarazione all’Ansa Mauro Messerotti, Metereologo dello spazio dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf). Il sole attraversa ciclicamente periodi di maggiore o minore attivita’ che si esprime con la presenza sulla sua superficie di macchie solari oppure brillamenti o espulsioni di materiale. ”Il problema – ha proseguito Messerotti – e’ che in realta’ non abbiamo validi modelli in grado di prevedere queste attivita’, e i tentativi fatti finora si sono mostrati puntualmente imprecisi”.
Dopo aver attraversato un lungo periodo di scarsa attivita’, la nostra stella sta gradualmente tornando alla ‘normalità e, secondo i modelli finora considerati attendibili, dovrebbe aumentare costantemente. Brillamenti o esplosioni particolarmente violente possono generare tempeste magnetiche in grado di creare grandi difficolta’ agli strumenti di comunicazione terrestri in particolare quelli satellitari. ”Invocare pero’ scene apocalittiche – ha concluso Messerotti – non aiuta certo a comprendere il fenomeno”. E infatti, non è successo nulla di grave. Dopotutto era da giorni che titolavamo “pochi rischi” sul nostro Notiziario.
Meglio così: e intanto, a ridosso dei poli (ma non solo!) c’è chi si sta godendo spettacolari aurore boreali. E’ l’aspetto più bello, romantico e naturalistico di eventi del genere, che rientrano nell’assoluta normalità dell’evoluzione del nostro universo.