Il Servizio Geologico degli Stati Uniti (Usgs) in base alla mappa di scuotimento appena elaborata sulla base degli effetti percepiti dalla popolazione, ha effettuato una classificazione del sisma del Perù. Un terremoto molto profondo anche se forte, capace di creare danni non gravi equivalenti a quelli classificati al quinto grado della vecchia scala Mercalli. “Naturalmente molto dipende dalla qualità delle costruzioni”, afferma il sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) Alessandro Amato. L’area nella quale e’ avvenuto il terremoto e’ stata colpita piu’ volte in passato da terremoti altrettanto violenti. Quasi tutti quelli registrati in questa zona a partire dal 1900 sono di magnitudo 7, ma non sono mai andate oltre questo limite. All’origine di tutti questi sismi e’ il movimento con il quale la placca del Pacifico di avvicina a quella sudamericana, scivolando sotto di questa alla velocita’ altissima di 10 centimetri l’anno. ”E’ una delle zone di subduzione piu’ attive del mondo”, ha detto Amato. In quest’area i terremoti possono raggiungere anche profondità di 500 Km, al confine tra Perù e Brasile.