Dopo aver colpito Luzon, cagionando inondazioni e la morte di oltre 16 persone, la tropical storm “Nanmadol” si dirige verso lo stato cinese del Fujian, ove a breve effettuerà il “landfall” definitivo poco a sud di Xiamen.Poco prima di toccare le coste sud-orientali cinesi la tempesta, ancora allo status di tifone di 1^ categoria, ha lambito la parte meridionale e orientale dell’isola stato di Taiwan, dove si sono registrate precipitazioni molto abbondanti accompagnate da venti molto forti, con raffiche ad oltre i 100-120 km/h nei punti maggiormente esposti.Il governo di Taipei ha risposto al passaggio di “Nanmadol” evacuando almeno ottomila abitanti dalle zone di campagna o di montagna, molto avvezze alle frane, e ha distribuito circa 50mila soldati per l’emergenza. Nel 2009 il tifone “Morakot” ha causato la morte di oltre 500 persone e danni per più di 2 miliardi di euro in tutta l’isola.Questa volta “Nanmadol” non ha causato molti danni, ma per un giornata ha messo in seria difficoltà i commerci e i trasporti, imponendo alle numerose flotte pescherecce di rientrare nei principali porti.La perturbazione, dopo aver lasciato le coste più meridionali di Taiwan, si è poi diretta verso le coste sud-orientali cinesi con una traiettoria che l’ha farà impattare lungo le coste dello stato cinese del Fujian.Durante il tragitto verso la Cina orientale “Nanmadol” si è rapidamente indebolita a causa della presenza di sostenuti venti di taglio in quota che hanno arrestato l’attività convettiva.Nonostante il significativo indebolimento la tropical storm ha conservato buona parte della sua energia, raggiungendo le coste del Fujian con intense bande nuvolose cariche di piogge e rovesci.Il tutto è stato accompagnato da venti forti che hanno raggiunto i 70-80 km/h, sollevando in mare grosse ondate che hanno lambito i 4-5 metri di altezza.Gran parte delle coste della Cina sud-orientale sono state flagellate da intense mareggiate e forti risacche che hanno costretto i tanti pescherecci di rimanere ancorati nei porti, al sicuro.Il governo del Fujian ha richiamato al riparo 44mila imbarcazioni e più di 119 mila pescatori, fermando tutte le attività di navigazione. Anche i treni superveloci subiranno ritardi o si fermeranno.Il mare si è trasformato in una distesa marrone di fango e sabbia mossa dalle grandi ondate.Nelle prossime ore “Nanmadol”, dopo aver effettuato il “landfall”, si propagherà sul vicino entroterra venendo rapidamente declassato in una intensa depressione tropicale che causerà una forte batteria di piogge e temporali sulle aree più interne del Fujian, dove si temono estesi allagamenti e inondazioni.I resti di “”Nanmadol” proseguiranno fino al nord del Meizhou prima di dissiparsi definitivamente, con gli ultimi residui rovesci di pioggia.
Sulle coste orientali del Giappone è allerta per l’arrivo di “Talas” che potrebbe portare abbondanti piogge nell’area di Tokyo
Sul Pacifico occidentale troviamo ancora in azione la potente tropical storm “Talas” che continua a muoversi verso nord-nord/ovest, in direzione delle coste nipponiche orientali, in particolare di Honshù.La tempesta tropicale si trova a transitare su un tratto di oceano ancora particolarmente caldo che potrebbe fornirgli la giusta quantità di calore latente per una temporanea intensificazione a tifone di categoria 1, con venti medi sostenuti ad oltre i 120-130 km/h. Ormai pare scontato un impatto lungo le coste orientali dell’isola di Honshù che potrebbe essere interessata, entro il pomeriggio/sera di domani, di intensi e prolungati acquazzoni che potrebbero assumere carattere di autentico nubifragio in molte aree.L’avvicinamento di “Talas” sarà preceduto da intensi venti nord-orientali che tenderanno a piegare più da Est, con raffiche capaci di toccare i 90-100 km/h sui settori costieri più esposti.I forti venti dai quadranti orientali piloteranno masse d’aria molto umide e calde che dal Pacifico impatteranno contro i primi rilievi dell’entroterra giapponese, generando un possente effetto “stau” che esalterà ulteriomente le precipitazioni in tutto il settore orientale di Honshù e sulle piccole piane alluvionali sottostanti.Forti rovesci di pioggia, con forti burrasche da NE, in rapida rotazione a NO, interesseranno pure l’isola di Shikoku e Kyùshù.Il grosso delle abbondanti precipitazioni si concentrerà fra la penisola di Kii e la regione poco a sud dell’area di Tokyo, dove sono attesi apporti pluviometrici molto abbondanti a partire dalla tarda serata di domani.Ma anche Tokyo e i suoi numerosi distretti periferici, tra la serata di domani e venerdi, saranno pesantemente colpiti da forti rovesci di pioggia resi semi/orizzontali dai venti intensi che spireranno tra Est e Sud-est, con punte di oltre gli 80 km/h.I distretti fra Tokyo e Yokohama rischiano di subire degli allagamenti per le persistenti precipitazioni.Sull’entroterra montuoso invece si teme per gli smottamenti che potrebbero seguire i grandi carichi precipitativi portati da “Tallas” che con molta probabilità si troverà ad effettuare il “landfall” nella mattinata di venerdi, come tropical storm, fra la penisola di Kii e la grande baia di Ise.La tempesta tropicale darà luogo anche a forti mareggiate sulle coste orientali di Honshù, con grosse ondate alte anche più di 4-5 metri.Particolarmente colpiti dalle ondate saranno i litorali orientali della penisola di Kii.Nei giorni successivi “Tallas” si troverà costretto ad attraversare l’entroterra montuoso di Honshù finendo successivamente sul mar del Giappone, dove il sistema si indebolirà rapidamente in una tropical depression che sarà ancora in grado di scaricare altre piogge e temporali fra Honshù sino all’Hokkaido, che sarà interessato da sostenuti e umidi venti sud-orientali.