”Nel suo annuale tour mondiale di insegnamento, Rael, fondatore e leader del Movimento Raeliano Internazionale, soggiornera’ a Roma il 9 e 10 agosto, dove incontrera’ le centinaia di Raeliani italiani che si stanno preparando per il suo arrivo”. E’ quanto c’è scritto in un comunicato stampa diffuso dal Movimento Raeliano Italiano. ”Questo fine settimana – spiega Marco Franceschini, responsabile per l’Italia del Movimento Raeliano- lanciamo una capillare campagna di sensibilizzazione presso l’opinione pubblica e le piu’ alte autorita’ del nostro governo, perche’ prendano ancor piu’ coscienza della necessita’ di accogliere gli scienziati che hanno creato l’Umanita’ e che rappresentano oggi la sola speranza che abbiamo di sopravvivere all’attuale caos“. “Il mio obiettivo -spiega Franceschini– e’ quello di costruire in Italia un’Ambasciata che servira’ a stabilire il primo contatto ufficiale con una civilta’ extraterrestre“.
”Questa ambasciata -si legge ancora sul sito internet dei Raeliani – diventerebbe il Terzo Tempio, come preannunciato nelle Antiche Scritture. Secondo le istruzioni fornite dagli Elohim, deve essere costruita in un territorio neutrale a cui vengano garantiti i diritti di extraterritorialita’ anche per quanto riguarda lo spazio aereo”. “Cio’ che proponiamo -rimarca Franceschini– e’ una cosa di straordinaria importanza, perche’ non servira’ ad accogliere dei comuni visitatori dello spazio, ma i nostri Creatori extraterrestri: gli Elohim“.
Nel 1973, gli Elohim rivelarono a Rael, all’epoca giornalista in Francia, che furono proprio loro a creare scientificamente ogni forma di vita sulla Terra. ”Ora che siamo in grado di comprendere la loro opera senza considerarli piu’ come degli Dei -spiega il responsabile per l’Italia del Movimento Raeliano- essi hanno espresso il desiderio di ritornare e di incontrare i rappresentanti della Terra, a patto che li invitiamo ufficialmente in un’ambasciata”.
Per i raeliani, ”oggi purtroppo ci troviamo di fronte ad una vera emergenza e il loro ritorno e’ diventato una priorita’. Solo l’avanzata tecnologia di cui dispongono -assicura Franceschini– puo’ infatti risolvere i gravi problemi che affliggono il nostro pianeta e a cui non siamo in grado di porre rimedio. La nostra stessa sopravvivenza e’ in pericolo e solo loro ci possono aiutare”.
In una sua recente dichiarazione, Rael ha spiegato che esiste una sola via d’uscita: quella di accogliere gli Elohim e chiedere loro di ripulire la nostra spazzatura. ”Proprio in questo momento -fa noatre Franceschini– ci sono migliaia di scienziati che cercano di porre rimedio alle conseguenze del disastro di Fukushima, ma non ne hanno le capacita’, cosi’ come ci vorranno almeno altri 25 anni per ripulire l’area di Chernobyl. Non sanno come fare, non ne hanno la minima idea”. ”Il solo modo per risolvere il problema -conclude- e’ quello di costruire l’Ambasciata ed accogliere gli Elohim. Se lo faremo, essi risolveranno ogni nostro problema in pochi secondi“.