Uragano Irene sui Caraibi: massima allerta tra Hispaniola e le Bahamas, poi toccherà agli Usa

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L'uragano "Irene" mentre si allontana sul nord di Hispaniola

Come già scritto nei precedenti editoriali “Irene” ha definitivamente inaugurato la stagione degli uragani sull’area caraibica, dopo il continuo passaggio di depressioni e tempeste tropicali che non sono state in grado di organizzarsi in potenti cicloni tropicali.
Dopo essere passata molto vicino a Puerto Rico, dove ha apportato forti precipitazioni e venti piuttosto intensi, con accumuli dai 1 ai 5 Inches, circa da 25 mm a 127 mm, la perturbazione si è ulteriormente rinvigorita, fino alla svolta finale di ieri, quando “Irene” è stata promossa ad uragano di 1^ categoria sulla scala Saffir-Simpson, con venti medi sostenuti cresciuti sui 121 km/h e pressione centrale scesa al di sotto dei 987 hpa a livello del suolo.Nelle prossime ore la tempesta si muoverà verso ovest-nord/ovest, transitando in mare alla volta delle coste nord-orientali dell’isola di Hispaniola, nella Repubblica Dominicana.Già in queste ore le prime bande nuvolose, facente capo al fronte più occidentale dell’uragano, stanno interessando gran parte della Repubblica Dominicana, dove vengono segnalati i primi forti rovesci di pioggia accompagnati da un notevole rinforzo della ventilazione dai quadranti occidentali.A breve, con l’ulteriore spostamento di “Irene” davanti le coste settentrionali dell’isola di Hispaniola, una forte ondata di maltempo si abbatterà su tutta la Repubblica Dominicana, in particolare lungo le coste più settentrionali dello stato caraibico, da Las Galeras fino a Puerto Plata, non lontano dai confini con Haiti.Le piogge più violente però potrebbero colpire le aree montuose interne dominicane dove gli imponenti rilievi della Cordigliera Centrale, che raggiungono un picco assoluto di 3175 metri, offriranno un ingente effetto “stau” al flusso caldo e molto umido pompato dal ciclone verso le coste settentrionali della Repubblica Dominicana.In queste aree si teme che le abbondanti precipitazioni possano provocare improvvise inondazioni e grossi smottamenti, con possibili colate di fango e l’esondazione dei principali corsi d’acqua verso le sottostanti pianure.Proprio per questo le autorità dominicane, con il supporto dell’esercito, stanno seguendo con grande attenzione l’evoluzione del ciclone per effettuare dei tempestivi piani di evacuazione dalle aree ritenute maggiormente a rischio di inondazioni.

La spettacolare immagine radar di "Irene" mentre transita con l'occhio su Puerto Rico

Irene” nelle ultime ore si è ulteriormente rinforzata; nuove celle convettive attorno l’occhio

Le ultimi immagini satellitari mostrano un ulteriore rafforzamento della tempesta con la formazione di un nuovo potente sistema convettivo a nord della Repubblica Dominicana, in prossimità del centro dell’uragano.Dobbiamo segnalare come nonostante la forte interazione del sistema con il terreno della Repubblica Dominicana “Irene” va sempre più a prendere forza, raggiungendo dimensioni spaziali considerevoli.I venti aventi forza di tempesta tropicale, con velocità media sostenuta oltre gli 80-90 km/h, si estendono per oltre 160 miglia di distanza dal centro sul lato nord-est del ciclone.I venti più forti per ora si mantengono in alto mare, nel settore nord dell’uragano, con forti burrasche dai quadranti orientali che alzano ondate di 4-5 metri verso il sud delle Bahamas.Nell’ultimo aggiornamento “Irene”, ormai prossima alle coste settentrionali dominicane, mantiene la 1^ categoria della Saffir-Simpson, con venti medi sostenuti sui 129 km/h e raffiche di oltre i 140 km/h, mentre la pressione centrale si aggira sui 988 hpa.Nelle prossime ore è attesa una missione aerea da parte dei cosiddetti “Cacciatori di Uragani”, membri del 53mo squadrone aereo di stanza nella base militare di Biloxi (questo team, formato dal 1965 usa degli aerei C-130 per volare all’interno degli uragani e registrare informazioni fondamentali per capirne i movimenti e la loro evoluzione), in Mississippi (USA), che dovranno accertare l’intensificazione della tempesta alle varie quote della troposfera.Nel frattempo i vari modelli matematici sono concordi nell’indicare che il centro di “Irene” continuerà a rimanere in mare, a nord di Hispaniola.Ciò permetterà all’uragano di potersi organizzare e intensificarsi ulteriormente.Entro domani “Irene”, mantenendo la 1^ categoria della Saffir-Simpson, inizierà a piegare più verso nord-ovest spingendosi dal nord di Haiti verso le Bahamas meridionali, dove sono attese piogge molto forti e venti piuttosto intensi che renderanno il tempo particolarmente avverso.Purtroppo una batteria di piogge molto forti e temporali potrà colpire le coste settentrionali di Haiti e l’area attorno la capitale Port-Au-Prince, per un temporaneo richiamo di aria molto umida dai quadranti occidentali aspirato dal ciclone.

Probabile rotta verso il sud-est degli USA attraverso le Bahamas

Ancora regna un pò di incertezza sulla rotta finale di “Irene” che secondo alcuni modelli potrebbe finire a ridosso delle coste della Florida orientale, passando a nord di Miami.Non è escluso un passaggio ravvicinato davanti le coste della Florida orientale per un “landfall” definitivo in prossimità della Carolina del Sud.Se questa ipotesi verrà rispettata è possibile che “Irene” possa raggiungere le coste del sud degli USA come un uragano di 1^ o 2^ categoria.Intanto l’elevata umidità e il basso “Wind Shear” che “Irene” incontrerà durante il suo cammino verso le coste meridionali USA sono tutti fattori che favoriranno un sensibile rafforzamento dell’uragano che potrebbe varcare la 2^ categoria, con venti medi sostenuti ad oltre i 167 km/h durante il passaggio sopra le Bahamas.L’arcipelago sarà particolarmente battuto dai forti venti e dalle fitte piogge che dovrebbero persistere per oltre 48 ore, tra domani e giovedi.Anche le temperature superficiali del mare sono sicuramente abbastanza elevate, punte di +29° +30°, per sostenere l’intensificazione di un grande uragano, anche di 3^ categoria. I modelli GFS e le ECMWF prevedono che “Irene” possa svilupparsi in un uragano molto grande e intenso. Il National Hurricane Center si aspetta di intensificare “Irene” domani sera a categoria 2, con venti medi sostenuti oltre i 160 km/h.In attesa di ulteriori aggiornamenti dei modelli possiamo affermare che comunque vada “Irene” rappresenterà una seria minaccia per le Bahamas e gli USA sud-orientali.

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