Vendemmia anticipata di due settimane per il caldo

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Vendemmia anticipata fino a quindici giorni rispetto allo scorso anno per effetto dell’andamento climatico che sta garantendo la crescita di uve sane con una produzione che si prevede positiva sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che nel nord l’anticipo della raccolta arriva a due settimane con la vendemmia che sta addirittura per concludersi prima di settembre (il mese indicato in tutti i libri scolastici) per le uve bianche del Franciacorta destinate alla produzione dell’omonimo spumante, iniziata lo scorso 5 agosto. Nelle regioni del centro Italia la vendemmia – sottolinea la Coldiretti – e’ anticipata in media di una settimana mentre nel mezzogiorno e’ piu’ o meno nella norma. Le condizioni delle uve – continua la Coldiretti – sono in generale molto buone per effetto del caldo in primavera e dell’estate che ha garantito un’ideale alternanza fra temperature nella fase di maturazione. Purtroppo la caduta della grandine a giugno e luglio in alcune zone vitivinicole del Paese hanno influenzato negativamente la resa. La situazione e’ infatti differenziata nelle diverse regioni e, anche se molto dipendera’ dalle prossime settimane, un leggero calo e’ previsto in Emilia Romagna ed anche in Veneto mentre sostanzialmente stabile e’ la vendemmia in Piemonte e Marche come pure nelle province di Trento e Bolzano ed in Lombardia. In evoluzione la situazione in Friuli Venezia Giulia, Calabria e Liguria mentre un probabile aumento per la Toscana e Sardegna mentre un calo si stima per Umbria e Abruzzo, Lazio, Puglia e Sicilia. Ci sono comunque tutte le condizioni per l’Italia di conservare il primato produttivo mondiale conquistato lo scorso anno nei confronti della Francia con una produzione di 49,6 milioni di ettolitri per l’Italia superiore ai 46,2 milioni di ettolitri realizzata dalla Francia, su un totale comunitario di 157,2 milioni di ettolitri nel 2010. Si stima che il 60 per cento della produzione nazionale sia destinata – precisa la Coldiretti – a vini di qualita’ con ben 511 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (332 vini Doc, 60 Docg e 119 Igt). Un risultato incoraggiante arriva anche – continua la Coldiretti – sul lato delle esportazioni che sono aumentate in valore del 14 per cento nel primo quadrimestre del 2011, per effetto di un aumento record del 24 per cento negli Stati Uniti e dell’8 per cento nell’Unione Europea che rappresentano i due principali mercati di sbocco della produzione Made in Italy. Se il trend sara’ confermato per la prima volta – conclude la Coldiretti – il fatturato complessivo realizzato dal vino italiano raggiungera’ gli 8 miliardi di euro, dei quali ben 4 miliardi di euro realizzati all’ estero.

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