Un team internazionale guidato dall’ astronomo KU Leuven Leen Decin, ha scoperto non meno di una dozzina di archi di polvere fredda attorno alla stella gigante CW Leo. Il team ha utilizzato lo strumento sensibile PACS a bordo del telescopio spaziale Herschel, per cercare di rilevare per la prima volta gli archi di polvere lontano da una stella. CW Leo ha espulso questi gusci di polvere in epoche diverse della sua vita. La più debole che possiamo osservare, è stata espulsa secondo gli scienziati circa 16.000 anni fa. Nel frattempo la polvere si è allontanata dalla stella, risultando a 7000 miliardi di chilometri da essa. “Fino a poco tempo fa l’ambiente delle stelle giganti sembrava omogeneo, ma le osservazioni recenti ci stanno facendo convincere sempre più del contrario“, afferma Lee Decin. La polvere fu espulsa dalla stella ad intervalli compresi tra 500 e 1700 anni. Anche il nostro Sole si trasformerà in una gigante rossa tra circa 5 miliardi di anni, gonfiandosi ed espandendo gli strati più esterni della sua atmosfera. Questi studi ci possono aiutare a capire il futuro del nostro Sole. Dal momento che questi gusci sono ormai lontanissimi dalla stella, sono anche molto freddi, presentando temperature di circa -248°C. Lo strumento PACS a bordo del telescopio spaziale Herschel è stato appositamente studiato per rendere evidenti le immagini della luce emessa da questa polvere fredda. Grazie alla partecipazione belga alla costruzione dello strumento PACS la squadra ha accesso prioritario al telescopio spaziale. “Abbiamo sempre sperato in una scoperta inaspettata, e questa neè stata un esempio. In ogni occasione la natura ci ricorda di avere più fantasia rispetto a noi“, afferma lo scenziato. Riuscire a riprendere quelle immagini non era affatto semplice. Pierre Royer, esperto strumentale nella squadra dell’Istituto di Astronomia presso KU Leuven, chiarisce: “Il lavoro di costante affinamento della taratura strumentale e il fatto di migliorare i dati con tecniche di analisi, diventa molto gratificante quando si tratta di spingere lo strumento ai suoi limiti, consentendo una scienza d’avanguardia. ” Anche dopo il lancio di Herschel nel 2009, la squadra, di cui 7 scienziati e ingegneri a KU Leuven, ha continuato a rifinire la taratura iniziale e il software di analisi dei dati.