La chiesa ha subito manifestato la sua idea attraverso mons. Mauro Cozzoli, ordinario di Teologia morale alla pontificia universita’ Lateranense, che ha commentato all’Ansa affermando che non esiste nessun timore dell’uomo di fede davanti alle scoperte scientifiche come quella della capacita’ dei neutrini di superare la velocita’ della luce perchè “indagare la natura in maniera scientifica significa proprio penetrare sempre piu’ profondamente i disegni di Dio sulla Creazione. Avvicinarsi con desiderio di verita’ e non per altri motivi alla natura e al mondo e’ sempre un evento positivo – rassicura il teologo – perche’ significa metter in atto quell’intelligenza che Dio ci ha dato. E proprio con l’uso della nostra intelligenza noi sintonizziamo sempre di piu’ con la sapienza creatrice divina vale a dire con l’intelligenza di Dio”. ”L’atteggiamento e’ di apertura, diro’ di piu’, di fiducia. Da una parte perche’ si scoprono verita’ e scoprire verita’ e’ proprio la missione che Dio ha dato all’uomo donandogli l’intelligenza; dall’altra, perche’ si devono tradurre poi queste verita’ d’ordine scientifico in mezzi e tecnologie buone e a favore dell’umanita’, in quanto, come purtroppo sappiamo, ci puo’ essere anche una traduzione negativa della scienza a detrimento dell’umanita”’. Il neutrino che va
Superata la velocità della luce: applausi a Ginevra, in attesa della conferma
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